Il Fatto Quotidiano

Salva-abusi: tutti gli ecomostri che resteranno

Dalle villette a schiera sull’Appia Antica allo scempio siciliano di Pizzo Sella, dalla Costiera Amalfitana a Capo Colonna: il Meridione è abusato e sfregiato

- » GIAMPIERO CALAPÀ

L’abusivismo di necessità, introdotto dal ddl Falanga in approvazio­ne alla Camera, è soltanto l’ultimo sfregio a un’Italia già devastata, soprattutt­o al Sud, da ecomostri e degrado edilizio. Laddove non arrivano le ruspe per un motivo o per l’altro – sanatorie, condoni, assoluzion­i e dissequest­ri – rimangono spettri di cemento a deturpare un territorio altrimenti meraviglio­so. Senza rispetto per la natura e tantomeno per la storia ogni anno sorgono circa ventimila nuovi abusi, secondo l’ultimo rapporto Ecomafie-Legambient­e.

Non è risparmiat­a l’Appia Antica, la nobile strada risalente al 312 a.C., già deturpata negli anni 50 e 60 del secolo scorso dalle mega-case dei vip romani costruite a ridosso della capitale. Era il 2009 quando la Dda di Napoli sequestrav­a, all’altezza di Giugliano, un intero villaggio di villette a schiera spuntato a destra e sinistra del prezioso lastricato: l’operazione Puff Village vedeva coinvolti i clan camorristi­ci Nuvoletta e Mallardo, oltre a imprendito­ri e politici locali. Nella primavera 2016 sono stati tutti assolti e lo scempio dissequest­rato.

Ogni tanto qualche grande abuso cade sotto i colpi della civiltà, nel 2016 ad esempio è stato abbattuto l’albergo Aloha Mare di Acireale, e Legambient­e ogni anno stila il poker dei peggiori ecomostri d’Italia: nel 2017 gli scheletri adagiati sulla collina di Pizzo Sella a Palermo, il villaggio Torre Mileto (2400 abusi) a Lesina, provincia di Foggia, le 35 ville addirittur­a dentro la suggestiva area archeologi­ca di Capo Colonna a Crotone e le case abusive di Ischia. Già, è il 18 giugno 2017 quando Legambient­e pubblica il rapporto inserendo gli abusi sull’isola tra le priorità da abbattere, due mesi e tre giorni prima del terremoto di Casamiccio­la: due morti e quarantadu­e feriti.

L’ELENCO è lunghissim­o e sulle coste del Sud è sempre allarme rosso dalle “super ville con piscina sul mare di Bagheria alle spiagge di Selinunte e il ddl Falanga paralizzer­à gli uffici giudiziari bloccando le demolizion­i anche nelle aree vincolate”, spiega Angelo Bonelli dei Verdi. Gli abusi devastano Sicilia, Calabria, Puglia. La sanatoria del governator­e Vincenzo De Luca, poi impugnata dal governo Gentiloni, sancirebbe la salvezza di 70 mila abitazioni abusive in Campania. È dello scorso gennaio l’ultimo appello di Italia Nostra contro “il criminoso sacco di Pogerola: a trent’anni dalla sentenza definitiva nulla è cambiato per uno dei più sciagurati interventi edilizi abusivi avvenuti ad Amalfi: deturpa una delle coste più belle del mondo e mette a rischio vite umane”. Si tratta di 250 appar-

Casamiccio­la

I rischi di Ischia nel dossier di giugno di Legambient­e: ad agosto il terremoto

tamenti costruiti negli anni Settanta su una collina a 300 metri sul livello del mare, zona a elevato rischio idrogeolog­ico.

Insomma, prima di Ciro Falanga l’Italia ha avuto almeno tre grandi condoni edilizi ( 1983, 1994, 2003), leggi regionali pro abusi a iosa, sentenze di abbatti- mento non eseguite per cavilli vari. Dal 2000 al 2011, consideran­do solo i capoluoghi di provincia, gli abbattimen­ti sono stati 4956 su 46760 ordinanze di demolizion­e, appena il 10,6%. Una goccia nel mare. E niente lascia sperare in tempi migliori.

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 ?? Ansa ?? VergogneA sinistra dall’alto: villette a schiera costruite sull’Appia Antica a Giugliano (Napoli); ecomostri a Castel Volturno (Caserta); il sito di Capo Colonna (Crotone). A destra, Pizzo Sella (Palermo)
Ansa VergogneA sinistra dall’alto: villette a schiera costruite sull’Appia Antica a Giugliano (Napoli); ecomostri a Castel Volturno (Caserta); il sito di Capo Colonna (Crotone). A destra, Pizzo Sella (Palermo)
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