“I nostri Pokemon sono nati dai banchi di scuola. E alla fine ci siamo riusciti”
L’incontro con Shigeru Ohmori e Kazumasa Iwao, i due creatori dei giochi
L’appuntamento con la Games Week a Milano l’anno scorso ha coinvolto oltre 150.000 persone e in questa edizione – grazie alla location di Rho Fiera – saranno certamente di più (oggi l’ultimo giorno). L’impatto è imponente, sono schierati i top brand dei videogame, da Nintendo a Xbox a Playstation oltre a un circuito di artisti – prevalentemente rapper -, giocatori di basket, Chef e Cosplay, una miriade di ragazzi vestiti identici ai loro personaggi (manga, anime, supereroi).
I RAGAZZI sono venuti da tutta Italia, soprattutto per provare i nuovi giochi in anteprima e per conoscere da vicino “le nuove rockstar”: i Mates, Favij e altri youtuber, con oltre un milione di follower. Sono loro i principali “tutorial” di molti videogames di successo, quali Minecraft, Clash Of Clan, Fifa e tanti altri ancora. “Questa è la nostra quarta edizione di Games Week, tappa impor- tante nel nostro percorso media tico” racconta Giuseppe Greco in arte Vegas dei Mates, presenti con un loro stand affollatissimo, “da semplici fan siamo stati poi invitati a costruire un vero village tutto nostro. Ci permette di incontrare il pubblico e di dimostrare la nostra genuinità fuori dal formato video: vogliamo far capire che siamo spontanei e molto umili, farci vedere nella nostra realtà, far capire che ciò che si vede su You Tube è la nostra vita vera. L’anno scorso abbiamo collaborato con Nintendo e quest’anno con Sony; stiamo preparando un docufilm capace di proseguire la strada iniziata con il libro uscito un anno fa. Vogliamo raccontare la vita dei creator e tutto il duro lavoro che sta dietro le quinte e far conoscere anche altri come noi; il web è oggi il veicolo principale per mostrare quello che sai fare”. Games Week è stata anche l’occasione per conoscere da vicino rispettivamente Shigeru Ohmori e Kazumasa Iwao, i due creatori dei giochi Pokemon di Nintendo: praticamente sono per i videogame ciò che Matsumoto è stato per il cinema d’anima- zione. È atteso per il 17 novembre il lancio dei nuovissimi Pokemon UltraSole e UltraLuna. “Il nostro sogno di creare videogame è iniziato alla Scuola elementare” raccontano a turno Shigeru e Kazumasa, “disegnavamo in continuazione e un giorno abbiamo iniziato a spedire i nostri progetti alle aziende del settore. Ci ispiriamo prevalentemente alla natura, ai simboli universali conosciuti in tutto il mondo. Con Game freak abbiamo iniziato a collaborare con Nintendo e abbiamo sviluppato Sole e Luna, enfatizzando il rapporto con il sole, rappresentante l’energia vitale e quello con la luna, rappresentante le maree e quindi il ritmo. Nei nuovi giochi, nati con l’idea di festeggiare il ventesimo anniversario, abbiamo voluto dare ai Pokemon l’impronta di esseri viventi.”. Per i veri appassionati del gioco abbiamo chiesto di rivelare alcune novità e, gra- zie all’aiuto di un giocatore di 11 anni, Alessandro, di chiarire alcuni punti strategici, ad esempio se c’è qualche Pokemon inutile della settima generazione nella squadra di un allenatore: “Alcuni Pokemon possono sembrare deboli ma poi evolvendosi diventano molto più forti; alcuni sono semplicemente carini da vedere, altri ancora strategici nella lotta. L’essenziale è che ciascuno si costruisca la sua squadra personale”.
LA GTS POTREBBE avere un comando vocale? “L’idea è estremamente interessante, promettiamo di lavorarci su”. Ci sarà la funzione di creare un Pokemon personalizzato? “Ci sarà sicuramente la possibilità di farlo, scegliendo dettaglio per dettaglio. Abbiamo anche voluto dare la possibilità ai giocatori di surfare in groppa a un Pokemon”.