Il Fatto Quotidiano

Com’è sta banca centrale? Indipenden­te! (pure da te)

- » MARCO PALOMBI

La domanda “come so’ ste olive?”, fin da Borotalco di Verdone, ha una riposta facile ed esaustiva: so’ greche. Pure se uno chiede “ma com’è sta banca centrale?” la replica è immediata. Gli studiosi della scuola economica “Maria Brega” di Tor Pagnotta e i politici di mezzo mondo la ripetono in coro: “È indipenden­te!”. Balla da sola, fluttua nell’astratto dell’ideologia che l’ha partorita e del desiderio di autoconser­vazione. La Bce, in particolar­e, che non è nemmeno la banca di uno Stato, è indipenden­tissi- ma: da governi, Parlamenti, preoccupaz­ioni d’ordine etico, opinioni pubbliche. E perché è indipenden­te? Ma perché sennò i politici coi soldi fanno le cose brutte clientelar­i, dicono i banchieri (e i politici, incredibil­mente, annuiscono). Ora una domanda più complessa: com’è st’Europarlam­ento? Tecnicamen­te è un equivoco, non essendo - la Babele bilocata di Strasburgo e Bruxelles - nemmeno la vera sede del potere legislativ­o. Approfonde­ndo: questo semi-Parlamento ha mai messo in dubbio l’im- macolata concezione dell’i n d ipendenza della Bce? Giammai, è dogma. E dunque: perché ora tanti europarlam­entari si stupiscono che i miliardi del Quantitati­ve easingfini­scono (pure) a società del gioco d’azzardo (Novomatic), del software d’azzardo (Volkswagen), dell’arma d’assalto (Thales) e altre ancora che fanno sanguinare il cuoricino delle persone perbene? Non s’era detto che la banca centrale è indipenden­te? Mo’ che volete? L’etica pubblica senza confronto col potere è uno sport amatoriale.

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