“Faremo qualsiasi cosa contro questa legge Il Quirinale deve capire che è una porcata”
Il deputato del M5S: “Niente più tavoli con i partiti, sono dei bari”
“Faremo qualsiasi cosa contro questa legge elettorale, perché è l’enne sima porcata contro il M5S. E spero che il presidente della Repubblica se ne renda conto prima possibile”. Giacca blu e camicia nera, Alessandro Di Battista riappare in Parlamento dopo la recente paternità.
IN TRANSATLANTICO viene fermato da parlamentari di tutti i partiti che gli fanno gli auguri. Lui ringrazia. Ma ha anche voglia di parlare di politica, non solo italiana: “Ho tanti amici in Catalogna, è stato terribile vedere quegli incappucciati che sequestravano le urne”. Un errore anche strategico, secondo il deputa- to: “Vedendo quelle scene anche chi era incerto è andato a votare. Non si può impedire di scegliere”.
E da qui Di Battista arriva al Rosatellum-bis, la legge elettorale che reintroduce le coalizioni: veleno per i 5Stelle, che non si alleano per principio. E non solo, sostiene Di Battista: “Il M5S ha tolto dall’astensione centinaia di migliaia di cittadini, eppure il numero degli elettori continua a scendere: e ora in Italia si fa la terza legge di fila che consente ai capibastone di nominare due terzi del Parlamento. Vogliono allontanare i cittadini dalla politica”. E dire che il M5S nella primavera scorsa aveva trattato sul cosiddetto tedeschellum, il precedente disegno di legge elettorale, raggiungendo un accordo con Pd e forzisti. Poi però a giugno era tutto naufragato nelle votazioni in aula a Montecitorio, tra accuse incrociate di tradimento.
DI BATTISTA sospira: “Noi ci siamo infilati in un testo base, quello del tedesco, poi hanno trovato quel pretesto per farlo saltare (il sì del M5S a un emendamento che estendeva il Tedeschellum al Trentino Alto Adige, ndr). Ora questo modello di legge è tutto un altro: presenteremo i nostri emendamenti, è una battaglia parlamentare. Ma non possiamo sederci a un tavolo a cui si sono già seduti due bari che danno le carte”. Insomma, niente più trattative sulla legge per il Movimento. Ma trincea: “Tante volte il M5S è riuscito a ottenere risultati facendo pressione in piazza e in Parlamento, sempre con iniziative non violente, con gli ostruzionismi: le tenteremo tutte”.
Anche se Di Battista invoca l’aiuto esterno, “perché è la gente che deve fermarli, deve rendersi conto che se si andasse a votare in questo modo sarebbe innanzitutto contro i cittadini”. Però ci sarebbe anche il presidente della Repubblica. Cosa si aspetta il M5S da lui? “Sergio Mattarella è uno dei giudici che hanno scritto la sentenza del 2014 con la Con-
Sergio Mattarella da giudice bocciò il Porcellum, spero che si renda conto di cos’è questo testo
sulta bocciò il Porcellum. Spero che si renda conto prima possibile come questa legge sia l’ennesima porcata che consente ai partiti di nominarsi. Il presidente della Repubblica è colui che deve valutare la costituzionalità delle leggi. E se ha dubbi le rimanda alle Camere”. Ma il Rosatellum, è proprio così orrendo? In fon- do le coalizioni potrebbero garantire più stabilità... “Io ho visto gli ultimi parlamenti eletti con le coalizioni: Sel è entrata in maggioranza con il Pd e poi è andata all’opposizione, mentre Forza Italia è andata al governo. Ma di che stiamo parlando?”. E i collegi uninominali? “Ci saranno le coalizioni anche per quelli, sono tutti stra- tagemmi. E poi torneranno le pluricandidature, a cui siamo sempre stati contrari. Rivedremo in Parlamento tutti quelli che gli hanno portato (a Renzi, ndr) l’acqua con le orecchie e la scorza di limone, come diceva Corrado Guzzanti: Verdini, Casini. Verranno rinominati, non rieletti. Chissà se Verdini prenderebbe i voti da solo”.
IL DEPUTATO si avvia verso il cortile interno. Però resta una domanda: sta davvero pensando di non ricandidarsi alle prossime Politiche? Lui sorride, strizza l’occhio, svicola: “Figurarsi, l’unica cosa che voglio ora è imparare a fare bene quello che sto facendo, il papà: poi vedremo”.