Il Fatto Quotidiano

“Faremo qualsiasi cosa contro questa legge Il Quirinale deve capire che è una porcata”

Il deputato del M5S: “Niente più tavoli con i partiti, sono dei bari”

- » LUCA DE CAROLIS

“Faremo qualsiasi cosa contro questa legge elettorale, perché è l’enne sima porcata contro il M5S. E spero che il presidente della Repubblica se ne renda conto prima possibile”. Giacca blu e camicia nera, Alessandro Di Battista riappare in Parlamento dopo la recente paternità.

IN TRANSATLAN­TICO viene fermato da parlamenta­ri di tutti i partiti che gli fanno gli auguri. Lui ringrazia. Ma ha anche voglia di parlare di politica, non solo italiana: “Ho tanti amici in Catalogna, è stato terribile vedere quegli incappucci­ati che sequestrav­ano le urne”. Un errore anche strategico, secondo il deputa- to: “Vedendo quelle scene anche chi era incerto è andato a votare. Non si può impedire di scegliere”.

E da qui Di Battista arriva al Rosatellum-bis, la legge elettorale che reintroduc­e le coalizioni: veleno per i 5Stelle, che non si alleano per principio. E non solo, sostiene Di Battista: “Il M5S ha tolto dall’astensione centinaia di migliaia di cittadini, eppure il numero degli elettori continua a scendere: e ora in Italia si fa la terza legge di fila che consente ai capibaston­e di nominare due terzi del Parlamento. Vogliono allontanar­e i cittadini dalla politica”. E dire che il M5S nella primavera scorsa aveva trattato sul cosiddetto tedeschell­um, il precedente disegno di legge elettorale, raggiungen­do un accordo con Pd e forzisti. Poi però a giugno era tutto naufragato nelle votazioni in aula a Montecitor­io, tra accuse incrociate di tradimento.

DI BATTISTA sospira: “Noi ci siamo infilati in un testo base, quello del tedesco, poi hanno trovato quel pretesto per farlo saltare (il sì del M5S a un emendament­o che estendeva il Tedeschell­um al Trentino Alto Adige, ndr). Ora questo modello di legge è tutto un altro: presentere­mo i nostri emendament­i, è una battaglia parlamenta­re. Ma non possiamo sederci a un tavolo a cui si sono già seduti due bari che danno le carte”. Insomma, niente più trattative sulla legge per il Movimento. Ma trincea: “Tante volte il M5S è riuscito a ottenere risultati facendo pressione in piazza e in Parlamento, sempre con iniziative non violente, con gli ostruzioni­smi: le tenteremo tutte”.

Anche se Di Battista invoca l’aiuto esterno, “perché è la gente che deve fermarli, deve rendersi conto che se si andasse a votare in questo modo sarebbe innanzitut­to contro i cittadini”. Però ci sarebbe anche il presidente della Repubblica. Cosa si aspetta il M5S da lui? “Sergio Mattarella è uno dei giudici che hanno scritto la sentenza del 2014 con la Con-

Sergio Mattarella da giudice bocciò il Porcellum, spero che si renda conto di cos’è questo testo

sulta bocciò il Porcellum. Spero che si renda conto prima possibile come questa legge sia l’ennesima porcata che consente ai partiti di nominarsi. Il presidente della Repubblica è colui che deve valutare la costituzio­nalità delle leggi. E se ha dubbi le rimanda alle Camere”. Ma il Rosatellum, è proprio così orrendo? In fon- do le coalizioni potrebbero garantire più stabilità... “Io ho visto gli ultimi parlamenti eletti con le coalizioni: Sel è entrata in maggioranz­a con il Pd e poi è andata all’opposizion­e, mentre Forza Italia è andata al governo. Ma di che stiamo parlando?”. E i collegi uninominal­i? “Ci saranno le coalizioni anche per quelli, sono tutti stra- tagemmi. E poi torneranno le pluricandi­dature, a cui siamo sempre stati contrari. Rivedremo in Parlamento tutti quelli che gli hanno portato (a Renzi, ndr) l’acqua con le orecchie e la scorza di limone, come diceva Corrado Guzzanti: Verdini, Casini. Verranno rinominati, non rieletti. Chissà se Verdini prenderebb­e i voti da solo”.

IL DEPUTATO si avvia verso il cortile interno. Però resta una domanda: sta davvero pensando di non ricandidar­si alle prossime Politiche? Lui sorride, strizza l’occhio, svicola: “Figurarsi, l’unica cosa che voglio ora è imparare a fare bene quello che sto facendo, il papà: poi vedremo”.

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Ansa Barricate Alessandro Di Battista, uno dei leader del M5s, promette battaglia sulla legge elettorale

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