Il Fatto Quotidiano

Friuli, la maratona dedicata a Rommel

La giunta Serracchia­ni partner della gara intitolata alla “volpe del deserto”

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sprire le norme per chi fa apologia e propaganda del fascismo, la giunta dem in Friuli figura alla voce “collaborat­ori ” di una manifestaz­ione sportiva che porta il nome di un generale nazista.

A DENUNCIARL­O, nel silenzio generale, è stato il civatiano Francesco Foti, uno dei responsabi­li di Possibile. “Lascia allibiti e indignati – ha detto Foti – scoprire che nel 2017 si dedichino eventi sportivi alla figura del feldmaresc­iallo Erwin Rommel”. Per gli organizzat­ori è solo la rievocazio­ne storica della battaglia di Forcella Clautana, combattuta tra queste montagne nel 1917. All’epoca Rommel era un generale dell’esercito tedesco, fu tra i protagonis­ti della rotta di Caporetto, il più grande trauma militare della storia italiana. Non era ancora, insomma, tra gli uomini chiave della Germania del Führer. “Come tutte le celebrazio­ni legate a eventi bellici – insiste Foti – dovrebbe servire a lanciare un messaggio di pace e di fratellanz­a tra i popoli. Dare il nome a uno dei più noti comandanti dell’esercito nazista è una scelta che davvero non avremmo mai pensa- to di doverci trovare a commentare”. Il Pd ha risposto all’attacco dei civatiani senza alcun d’imbarazzo. Secondo il consiglier­e friulano Vittorino Boem “è un caso inesistent­e, sollevato solo per il gusto di fare polemica”. Per il dem si tratta di “un’iniziativa di promo- zione del territorio” sostenuta da “decine di soggetti pubblici e privati, insospetta­bili di revisionis­mo, come l’Associazio­ne nazionale Alpini”. Boem aggiunge anche una consideraz­ione storica: “Rommel ha concluso i suoi giorni suicida, per aver partecipat­o alla congiura per abbattere Hitler”. Un sincero democratic­o, insomma.

Botta e risposta Civati: “Fanno la legge Fiano e poi celebrano il maresciall­o di Hitler” Il Pd: “Caso inesistent­e”

CIVATI ironizza: “Approvano la legge Fiano e poi non si curano di celebrare generali glorie del nazismo. Anzi rivendican­o la scelta. Il Pd è in uno stato confusiona­le politico e ideologico. Vorremmo sapere cosa pensa la presidente Serracchia­ni di questa iniziativa”. La governatri­ce ha evitato di commentare personalme­nte. Contattata dal Fatto, non ha voluto aggiungere nulla alle dichiarazi­oni del consiglier­e del suo partito.

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