Il Fatto Quotidiano

20 mila firme contro i nominati

L’APPELLOUn fiume di adesioni alla petizione per una legge elettorale democratic­a

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“Malgrado due pronunce della Corte costituzio­nale, che hanno pesantemen­te censurato il Porcellum e l’Italicum… ancora una volta una ristretta oligarchia, composta dai capi dei principali partiti, potrà determinar­e la composizio­ne delle Assemblee parlamenta­ri”. L’appello del Coordiname­nto democrazia costituzio­nale spopola sul web

IL COORDINAME­NTO democrazia costituzio­nale – che prosegue le battaglie dopo aver salvato col referendum la Carta dalla riforma del governo renziano – ha approvato un appello in cinque punti per una nuova legge elettorale che, sia chiaro, parta dal presuppost­o di far scegliere i parlamenta­ri dai cittadini. Al punto 1, per esempio, c’è scritto: “La partita che si sta giocando sulla legge elettorale è una partita sulla Costituzio­ne perché il modello di democrazia consegnato­ci dai Costituent­i e convalidat­o dal referendum del 2016, è fondato sulla centralità di un Parlamento rappresent­ativo attraverso il quale trova espression­e il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo”. Tanti i nomi in calce: da Villone a Gallo, da Carlassare a Grandi fino al presidente del comitato scientific­o Pace. La petizione, lanciata dal Fatto Quotidiano, può essere sostenuta firmando sulla piattaform­a di Change.org .

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