Ecco la “civetta” di Silvio: Rivoluzione italiana
Centrodestra Berlusconi ha depositato il marchio di un altro partito: sarà una nuova lista farlocca o l’ennesimo predellino
Qualcuno
parla apertamente di Predellino 2018. Ovvero una grande operazione di rilancio in perfetto Berlusconi style. Altri la vedono più come una sorta di bad company di Forza Italia, contenitore per quelli che non si possono presentare nel partito azzurro, tra cui alcuni transfughi di ritorno.
L’UNICO dato certo è che Silvio Berlusconi (il 14 settembre scorso) ha registrato un marchio per un nuovo soggetto politico, Rivoluzione Italia. Che potrebbe diventare la quinta gamba del centrodestra alle elezioni, da affiancare a FI, Lega, FdI e l’aggregazione centrista di Costa, Pa- risi, Quagliariello e Fitto. “Berlusconi non è nuovo a queste cose. Quando gli gira in testa un nome, prende e registra. Anche perché teme che venga in mente ad altri. In questi mesi ne ha depositati diversi, come l’Altra Italia. Poi, cosa ne farà è tutto da vedere…”, racconta una fonte forzista. L’idea di una quinta lista del centrodestra tornerebbe utile ai fini della legge elettorale. Secondo lo schema del Rosatellum bis, infatti, per accedere alla ripartizione dei seggi occorre superare il 3%, ma i voti delle liste servono alla coalizione d’appartenenza anche se superano l’1%. Mentre in queste ore si parla di emendamenti salva-cespugli, come quello che consente il passaggio alle liste che raggiungono il 3% almeno in tre regioni. Tutti meccanismi che spingono alla proliferazione delle liste, civetta o meno.
INSOMMA, tutto fa brodo. Per questo l’ex Cavaliere è lo sponsor anche della lista animalista della Brambilla, che si presenterà in tutto lo stivale.
“Rivoluzione”, tra l’altro, è una parola che a Berlusconi piace parecchio. Nei suoi ra- gionamenti dà l’idea di un soggetto movimentista, in grado di intercettare società civile, delusi del centrodestra e scontenti del M5S.
Quali siano poi i candidati in lizza è tutto da vedere: il rischio è di fare una Forza Italia 2, con gli esclusi dalle liste azzurre. Ma c’è anche un’altra teoria. Berlusconi, si sa, è stufo del brandForza Italia, a suo dire non funziona più, e per questo i sondaggi sono inchiodati al 13%.
Rivoluzione Italia potrebbe essere la nuova grande avventura berlusconiana che andrebbe a rottamare il vecchio partito. Il problema, però, è che l’ex Cav. non vuole più buttare soldi in un partito. E uno nuovo ne richiede parecchi.