“Dieci anni di errori, e il re fa il piromane”
Javier Royo costituzionalista all’università di Siviglia
Cosa pensa di ciò che sta accadendo in Catalogna? Le cose vanno a una tale velocità e il quadro cambia continuamente, siamo dentro un disordine generalizzato nel quale sappiamo come siamo entrati ma non come ne usciremo. Una situazione di grande incertezza, se ne può uscire in un modo e nell’altro. Domani ( oggi, nd r ) sarà un giorno importante per chiarire qualcosa.
Qual è stato il ruolo della politica?
La politica è stata un fallimento totale. Sono dieci anni che andiamo avanti così, perché il problema comincia con lo Statuto del 2006 e la sentenza del Tribunal Constitucional sul ricorso del PP che smentì il patto che era stato raggiunto in Parlamento, poi ratificato dai catalani con un referendum popolare. Allora si sostituì il diritto all’autonomia con il diritto a decidere.
Esiste il diritto all’autodeterminazione fuori dell’ambito coloniale?
La Corte costituzionale canadese, in risposta alla domanda del governo su un eventuale referendum nel Québec, disse che in Canada, essendo uno Stato democraticamente costituito, non c’era diritto all’autodeterminazione. Fu permesso fare il referendum non sulla base di questo diritto ma di un principio democratico. I catalani esercitano i loro diritti come tutte le altre comunità autonome, ma se c’è un ’ aspirazione all’i nd ip endenza un referendum pattuito rappresenta la soluzione e in qualche momento bisognerà consentirlo.
Com’è la Costituzione spagnola?
La Costituzione spagnola giuridicamente è riformabile come qualsiasi altra Costituzione, l’ostacolo non è giuridico, è politico. Oggi non ci sono le condizioni politiche per riformarla, ma bisogna farlo e presto. Nessuna democrazia può funzionare senza un ordinamento giuridico. Ma un sistema politico non può ridursi alla legge, la politica non può ridursi al diritto. Quello che dovrebbe fare il governo è creare le condizioni perché l’applicazione della legge sia ragionevole. Quando un governo non fa politica, l’applicazione della legge può convertirsi in un calvario per i cittadini e in uno stress per chi la deve far applicare.
Le sembra che il re Felipe VI stia rispettando il ruolo di mediatore che la Costituzione gli riconosce?
Mi sembra che si stia comportando come un piromane. Nel contenuto e nella forma, con un’aggressività straordinaria. Che succederà nel Parlamento catalano?
Se c’è una dichiarazione d’indipendenza, sotto qualunque forma si presenti, il governo agirà con l’applicazione dell’art. 155.
Il problema non è la Carta, ma la volontà della politica di modificare la situazione che è stata creata nel 2006 Per le istanze separatiste il solo modo valido dal punto di vista giuridico è ottenere un referendum pattuito