Il Fatto Quotidiano

Comizio di Fava nel regno di don Nitto e delle corse clandestin­e di cavalli

Il candidato della sinistra sfida boss e degrado: “Città abbandonat­a”

- » GIUSEPPE GIUSTOLISI

ASan

Cristoforo l’hanno percepita come una sfida. Claudio Fava, candidato alla presidenza della Sicilia, sta per iniziare il suo comizio in piazza Innocenzo Bonomo, intitolata al prete che una trentina di anni fa reggeva qui l’Istituto dei Salesiani. Quella stessa scuola frequentat­a dal giovane Riccardo Pellegrino, candidato alle prossime regionali con Forza Italia, che proprio lì ha conosciuto il seminarist­a Carmelo Mazzei, figlio del boss Nuccio.

IN PIAZZA BONOMO, pochi giorni fa, Pellegrino ha arringato i suoi fedelissim­i, inveendo contro “i comunisti”. “Che vadano fuori da questa piazza”, gridava dal palco alle persone venute a sentirlo. Ora c’è Fava. Un centinaio di persone. “Poteva evitare di venire qui, è stato offensivo”, commenta un signore sulla cinquantin­a, mentre un coetaneo ribatte: “Chiunque venga qui dei politici non cambia nulla, il quartiere è morto, solo la droga è viva”. Poi ci pensa su e aggiunge: “L’unico che ci faceva del bene era padre Bonomo, insegnava a leggere e scrivere e aiutava le persone ad entrare al Comune. Allora si poteva fare”. Ma Fava il suo comizio lo rivolge soprattutt­o agli abitan- ti di San Cristoforo: “Liberatevi dal voto obbligato. Scegliete il voto utile, votate per Fava o per chiunque altro ma non votate per chi vi ha chiesto il voto per ottenere potere e poi vi ha abbandonat­o”. A chi lo ha preceduto su quel palco rivolge solo una battuta: “Vorremmo sapere dove è stato in questi anni di battaglia. In Consiglio comunale mi dicono si sia battuto contro le unioni civili”.

IL QUARTIERE “è stato abbandonat­o anche dal sindaco Enzo Bianco – grida Fava –, la richiesta delle scuole malandate di questo quartiere, che qui sono presidi di legalità, sono rimaste inevase”. Poi una battuta sul Gapa, l’associazio­ne che fa doposcuola ai ragazzini del quartiere. Ne hanno salvato più di uno dalla malastrada. I due signori che commentava- no guardano distanti dal palco. A San Cristoforo inizia un’altra città. Una città nella città con regole proprie, annunciata dall’odore di carne di cavallo che proviene dalle putìe disseminat­e lungo la via Plebiscito, aperte fino a notte inoltrata.

Questo è stato il regno del boss Benedetto Santapaola tuttora un capo influente secondo la Procura di Catania, seppur ristretto al 41 bis. Anche Don Nitto frequentav­a l’istituto della piazza fino alla quinta elementare e faceva il chierichet­to proprio per padre Bonomo. Da queste parti, in Via Villanuova, il 21 aprile 1998, perse la vista un bambino di cinque anni, Nico Querulo, colpito da un proiettile vagante nel corso di un agguato mortale contro un pregiudica­to.

Uno dei suoi assassini confessò poco dopo, rivelando anche i particolar­i sconcertan­ti di un altro omicidio commesso un mese prima, quello della propria nipote, la ventenne Annalisa Isaia, colpevole di andare in discoteca con ragazzi appartenen­ti a famiglie rivali. Fava ha da poco finito di parlare mentre si aprono le stalle delle viuzze intorno alla piazza da dove stanno per uscire i cavalli. Domani è un altro giorno e ci si prepara per le corse clandestin­e dell’alba.

I Cento passi

L’invito: “Non premiate chi prova a comprare i vostri voti e poi vi abbandona”

 ?? Ansa ?? Il candidato Claudio Fava
Ansa Il candidato Claudio Fava

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy