Lolita Lobosco, la “commissaria” più sexy d’Italia
Christian è un adolescente di colore e frequenta il liceo dei figli di papà di Padova. Christian è orfano e gli è rimasto il nonno, un anziano pediatra in pensione. Il ragazzo scompare, durante un’ora di lezione, e nessuno se ne occupa. Per mesi. “Allontanamento volontario”. Il fascicolo viene liquidato così, tra sciatteria e omertà. A Padova, però, arriva Lolita Lobosco, già commissaria a Bari, nel ruolo più burocratico che operativo di questore. Anzi, di “questora”, in ossequio al burocraticamente corrente di matrice boldriniana. Lolita ha nostalgia del suo mare e della cucina pugliese e l’impatto con il benessere nebbioso del nord- est la paralizza o quasi.
A RIMETTERLA in carreggiata è appunto il caso di Christian. Poco alla volta il mistero fa emergere uno dei drammi cruciali delle famiglie d’oggi: il bullismo nell’era di Internet, tra violenze, droga e abusi sessuali. Ma Padova, per la “questora”, continua a essere un esilio. Lolita ha quarant’anni e sparge una spigolosa sensualità a ogni suo passo. Allo stesso tempo ama la libertà e soffre la “singletudine”. Un rebus di difficile soluzione. L’unico rimedio è tornare a Bari, di nuovo da commissaria, e ritrovare odori e colori. E, ovviamente, altri cadaveri. Come quello di una bionda arpista dai molti amanti. Lolita Lobosco è l’indovinato personaggio di Gabriella Genisi, scrittrice pugliese: Dopo tanta nebbiaè la settima inchiesta della sua commissaria. Genisi si destreggia con uno stile tutto suo tra delitti e fornelli, lingerie sexy e poesia, soprattutto tra cronaca e politica. Colpisce infatti, nei suoi romanzi, l’approccio consapevole e problematico alle tante questioni dell’attualità, dal cyberbullismo alle ossessioni dell’amore che uccide e all’inquinamento ambientale. Lolita è un tipo completo.