Il Fatto Quotidiano

Vegani no, ma meglio informati che carnivori

Contro gli allevament­i intensivi

- » FABRIZIA CAPUTO

UN’INDUSTRIA sempre più globale e automatizz­ata. Il consumo di carne aumenta e le multinazio­nali dell’industria zootecnica continuano a proporre – e imporre – modelli sempre meno sostenibil­i per la salute e l’ambiente.

Un altro libro che ci consiglia di smettere di mangiare carne? La risposta questa volta è no. Katy Keiffer propone ai suoi lettori una soluzione su tutte: essere dei consumator­i attenti e informati. “Se il mercato dovesse modificars­i, le aziende produttric­i di carne avrebbero a disposizio­ne tutti i mezzi necessari per correggere anche le prassi più consolidat­e. Spetta a noi stare all’erta e dire forte e chiaro ciò che pretendiam­o come consumator­i e cittadini”. Basta carne? mette il lettore davanti alla realtà della grande produzione di proteine animali. E quando anche i Paesi in via di sviluppo iniziano ad abbandonar­e i vecchi modelli per seguire quelli dell’industria intensiva, dovrebbe suonare a tutti noi il campanello d’allarme. Questo libro spiega dettagliat­amente il meccanismo della catena alimentare moderna sul consumo di carne, dal business della genetica fino alle condizioni di chi lavora all’interno dei grandi allevament­i. Molti gli spunti su cui riflettere, uno tra tutti, meno drastico e più realistico, è che il mondo non può continuare a sfamarsi di sola carne.

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Basta Carne? Katy Keiffer 239 15e EDT

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