Il Fatto Quotidiano

Napolitano sul Rosatellum tradotto in italiano

- » MARCO PALOMBI

Ieri Giorgio Napolitano è, come si dice in questi casi, uscito dal consueto riserbo affidando a una nota i suoi pensieri sulla legge elettorale in corso di approvazio­ne, detta Rosatellum: dice il presidente emerito che va cancellata la previsione, ereditata da leggi precedenti, che obbliga i partiti all’indicazion­e del “capo della forza politica”, riproponen­do “il grande equivoco già manifestat­osi, nel senso che l’elettore sia chiamato a votare per eleggere non solo il Parlamento, ma il capo dell’esecutivo: qualcosa di incompati- bile coi nostri equilibri costituz io n al i ”. La modifica, conclude Napolitano, va fatta ora, già alla Camera (e quindi dal governo, che ha deciso di far votare il ddl con la fiducia). Essendo il pensiero del più longevo capo dello Stato, al solito, assai denso tanto dentro che tra le righe proveremo a tradurlo per i non addetti ai lavori. Dice Napolitano: “Gli equilibri costituzio­nali? Ma allora siete capatosta! Orlando, Franceschi­ni, Gentiloni, che v’avevo detto? Qual è il programma? Levare ’o Pd a Renzi. E allora vanno bene le coalizioni finte senza programma, né simbolo, ma se poi ’ncopp alla lista scrivi che chill è ‘capo della forza politica’ quando te ne liberi? Dopo il voto quello sempre là sta: fa, disfa, decide, mette la Boschi all’Interno, fa Lotti generale della Finanza. Invece s’era detto che dopo le elezioni gli si bussava sulla spalla e gli si diceva: ‘Guagliò, levat ’e mezz’. Ma io dico: ma pure a Berlusconi volete resuscitar­e? Chill’ stava già in pensione! Provvedete. E rapidi. Non me la fate arrivare così in Senato che io, v’avverto, esco pazzo”.

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