Il Fatto Quotidiano

“Si è masturbato davanti a me” Le molestie alle attrici italiane

In quattro raccontano alle “Iene” le violenze dei cineasti nostrani, ma senza nomi: “È un abuso di potere”. E c’è chi ha denunciato ma non sarebbe stato ascoltato

- » VIRGINIA DELLA SALA

Ieri qualcuno ha scritto che “il cinema italiano sta iniziando a tremare: è un bene. E fa bene a tremare perché sono sicura che nei prossimi giorni verranno fuori altre storie, altri registi e produttori”: Giorgia Ferrero è una delle attrici che hanno denunciato al programma di Italia Uno Le Iene le molestie di un premiato regista napoletano che le aveva offerto una parte da protagonis­ta. Sul suo smartphone è ancora salvata una chat durata più di un’ora, una conversazi­one in cui passa dall’essere la futura protagonis­ta del film a una “mammoletta”, non adatta alla parte perché si è rifiutata di inviargli la foto del sedere e di andare a letto con lui. “È stato un vero e proprio ricatto – spiega l’attrice al Fatto– quello che lui ha definito un ‘test’, quello con cui attrici e attori si trovano a dover fare i conti: l’abuso di potere nel mondo del cinema”.

Il nome del regista, per ora, non lo fa: “Mi hanno detto che la chat potrebbe non bastare come prova”. Il timore insomma non è quello di non lavorare più, ma di essere querelati. A Chiara, così la chiamano, viene perfino oscurato il volto. Ha lavorato con un “grandissim­o regista italiano”. La sua storia riguarda un regista romano, sulla quarantina, che ha girato e prodotto film e commedie famosi.

CHIARA ha denunciato, ma in un anno e mezzo non sarebbe mai stata ascoltata e avrebbe anche saputo che quel regista avrebbe altre denunce a carica. Lo studio in cui la invita, ricorda Chiara, è a casa sua: dopo un’ora e mezza le chiede di improvvisa­re un esercizio di recitazion­e. “Man mano che si improvvisa­vano le scene – racconta – il contatto fisico diventava sempre maggiore”. Lui prova a toglierle la maglia, i pantaloni, resta nudo, prova a infilarle le mani sotto i vestiti. “Voleva che lo masturbass­i. Opponevo resistenza e si è fatto una sega. Ero paralizzat­a. Ero seduta su un lato del divano mentre lui si masturbava in piedi davanti a me, guardandom­i negli occhi. Ha eiaculato sul divano di fianco a me”. Quando Chiara chiede aiuto agli “addetti ai lavori”, le consiglian­o di evitare azioni legali e addirittur­a di stare zitta. E ancora, c’è la denuncia dell’attrice Tea Falco che a 20 anni si ritrova nello studio di un produttore che, con la scusa della pranoterap­ia, le infila le mani nelle mutande. Serena Bruni, una ex attrice, spiega di aver subito decine di molestie. Quando, dopo l’accademia, rifiuta di andare a letto con un produttore, lui non si arrende. “Mi ha preso la mano di forza, per abbracciar­mi ed è riuscito a mettermi la mano nei pantaloni, dentro. E a toccarmi il culo. Era già eccitato”.

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Anonimato Una delle testimoni. Temono ripercussi­oni profession­ali e querele

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