“Si è masturbato davanti a me” Le molestie alle attrici italiane
In quattro raccontano alle “Iene” le violenze dei cineasti nostrani, ma senza nomi: “È un abuso di potere”. E c’è chi ha denunciato ma non sarebbe stato ascoltato
Ieri qualcuno ha scritto che “il cinema italiano sta iniziando a tremare: è un bene. E fa bene a tremare perché sono sicura che nei prossimi giorni verranno fuori altre storie, altri registi e produttori”: Giorgia Ferrero è una delle attrici che hanno denunciato al programma di Italia Uno Le Iene le molestie di un premiato regista napoletano che le aveva offerto una parte da protagonista. Sul suo smartphone è ancora salvata una chat durata più di un’ora, una conversazione in cui passa dall’essere la futura protagonista del film a una “mammoletta”, non adatta alla parte perché si è rifiutata di inviargli la foto del sedere e di andare a letto con lui. “È stato un vero e proprio ricatto – spiega l’attrice al Fatto– quello che lui ha definito un ‘test’, quello con cui attrici e attori si trovano a dover fare i conti: l’abuso di potere nel mondo del cinema”.
Il nome del regista, per ora, non lo fa: “Mi hanno detto che la chat potrebbe non bastare come prova”. Il timore insomma non è quello di non lavorare più, ma di essere querelati. A Chiara, così la chiamano, viene perfino oscurato il volto. Ha lavorato con un “grandissimo regista italiano”. La sua storia riguarda un regista romano, sulla quarantina, che ha girato e prodotto film e commedie famosi.
CHIARA ha denunciato, ma in un anno e mezzo non sarebbe mai stata ascoltata e avrebbe anche saputo che quel regista avrebbe altre denunce a carica. Lo studio in cui la invita, ricorda Chiara, è a casa sua: dopo un’ora e mezza le chiede di improvvisare un esercizio di recitazione. “Man mano che si improvvisavano le scene – racconta – il contatto fisico diventava sempre maggiore”. Lui prova a toglierle la maglia, i pantaloni, resta nudo, prova a infilarle le mani sotto i vestiti. “Voleva che lo masturbassi. Opponevo resistenza e si è fatto una sega. Ero paralizzata. Ero seduta su un lato del divano mentre lui si masturbava in piedi davanti a me, guardandomi negli occhi. Ha eiaculato sul divano di fianco a me”. Quando Chiara chiede aiuto agli “addetti ai lavori”, le consigliano di evitare azioni legali e addirittura di stare zitta. E ancora, c’è la denuncia dell’attrice Tea Falco che a 20 anni si ritrova nello studio di un produttore che, con la scusa della pranoterapia, le infila le mani nelle mutande. Serena Bruni, una ex attrice, spiega di aver subito decine di molestie. Quando, dopo l’accademia, rifiuta di andare a letto con un produttore, lui non si arrende. “Mi ha preso la mano di forza, per abbracciarmi ed è riuscito a mettermi la mano nei pantaloni, dentro. E a toccarmi il culo. Era già eccitato”.