Il Fatto Quotidiano

Sfondoni, “Vermi ebrei” e “Anna Frank non esiste”: bestiario ultrà

Odio razziale Daspo per 13 persone, tra questi un laziale coinvolto negli scontri del derby del ’95, quando intervenne Giovanni Paolo II

- » GIAMPIERO CALAPÀ E VALERIA PACELLI

Luca è nato nel 1998 e per lui cinque anni passano in fretta: “Non fermeranno il mio disperato amore – ha scritto ieri su Facebook – ci vediamo nel 2022”. Il riferiment­o è al Daspo che è stato inflitto a lui e ad altre 12 persone. Sono i laziali responsabi­li – secondo la Digos – della vergognosa vicenda di domenica scorsa, quando durante Lazio-Cagliari, sono stati attaccati dentro l’Olimpico adesivi dell’immagine di Anna Frank con la maglia dell’As Roma.

LUCA – che “fa i reati (come scrive nei commenti di Facebook) – è indagato dalla Procura di Roma per istigazion­e all’odio razziale con altre 11 persone che ieri, oltre al Daspo, hanno anche aperto le loro abitazioni ad agenti pronti a perquisirl­i. Vicenda che Luca, 19enne, ha subito commentato, a modo suo, sul social network pubblicand­o una canzone del gruppo musicale di estrema destra Ultima Frontiera che cita: “Salve, buongiorno, apra il portone: ho un mandato di perquisizi­one, Mi spiace tanto, ma lei è indagato (...). Non so nemmeno qual è la ragione, eseguo gli ordini del mio padrone”. E ancora: “Entra pure che mi fai pena, entra pure servo del sistema, ma non sperare di vedermi strisciare o di vedermi piagnucola­re”. Solo martedì scorso, sempre su Facebook, Luca - che ha creato nel 2016 anche un hashtag #FascistLov­e – commentava i fatti di domenica senza mostrare alcun pentimento: “Vi state indignando – scrive – per un adesivo di una ragazzina che non è nemmeno mai esistita, cercando solo di dividere un ambiente che si è nuovamente compattato, quando voi da luridi vigliacchi avete arrestato tre italiani solo perché difendevan­o la casa di una madre con dei figli a carico”.

Poi attacca duramente, nel suo linguaggio in cui “comunità” diventa “comunitata”:“Voi siete i vermi insieme a tutta la comunitata ebraica! Noi oggi più che mai siamo la curva Nord”. Con Luca altri 12 sono stati perquisiti ieri dalla Digos che in alcuni casi ha trovato materiale “riconducib­ile alla fazione ultras degli Irriducibi­li” ma anche “a contesti politici della destra extraparla­mentare”.

Luca a soli 19 anni, quindi, si esprime così, virtualmen­te e negli stadi. E non solo lui. Nella lista degli indagati dei pm capitolini c’è anche Franco, classe 71, finito sui giornali già nel 1995. Un articolo di Repubblica di quell’anno racconta come fu uno dei protagonis­ti, allora 24enne, del derby Ro- ma-Lazio, quando si registraro­no scontri, tre feriti e tre arresti. Il clima era talmente teso quell’anno che papa Giovanni Paolo II intervenne – e non era mai successo prima – durante l’Angelus per auspicare la pace tra tifoserie: “Mi auguro – disse Wojtya – che la sfida tra Roma e Lazio sia oc- casione di sano divertimen­to e di un pacifico e leale confronto”. E la lista degli indagati non è finita. Ci sono due giovani calciatori: un minorenne (classe ’99) che nella scorsa stagione ha giocato come difensore nella Lupa Roma e un altro che invece giocava nelle giovanili della Lazio.

Poi c’è Mirko, 29 anni, autista di Centocelle con la pagina Facebook piena di striscioni tipo “Diffidati vanto nostro”, e il più giovane Stefano, che di anni ne ha 33 e che sullo sfondo della propria bacheca mostra la curva della Lazio.

DOVE, CON ALTRI, non potrà andare per i prossimi anni. Ieri il questore Guido Marino infatti ha firmato i primi 13 provvedime­nti (sono 20 in totale i laziali identifica­ti, ma 12 gli indagati): 11 dei 13 provvedime­nti hanno durata di 5 anni, uno dei quali con l’obbligo di firma, perché a carico di un 53enne che aveva scontato, un precedente Daspo terminato l’anno scorso. La posizione più grave però è quella di un laziale, con molti precedenti penali, già daspato tre volte ( l’u lt im o provvedime­nto, di 5 anni era finito nel 2013): dovrà stare lontano dagli stadi per 8 anni, oltre l’obbligo di firma.

I social “#fascistlov­e” Sul web tra strafalcio­ni e slogan fascisti: “Comunitata ebraica”; “Io faccio i reati...”

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LaPresse/Ansa La partita Durante LazioCagli­ari sono stati attaccati dentro l’Olimpico adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma
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