Torino, il consiglio finisce a insulti e schiaffi
Tensione Appendino non sostituisce il suo capo di gabinetto In aula il capogruppo del Pd dà un buffetto all’assessore Unia
Chiara
Appendino non sostituirà il suo braccio destro Paolo Giordana, l’uomo con cui ha intrecciato la sua carriera, dalla prima esperienza come consigliere comunale fino all’elezione alla guida di Torino.
IERI, per cercare di alleviare le polemiche, ha annunciato la sua decisione: “Al momento, a seguito delle dimissioni del capo di gabinetto, non è mia intenzione nominare nessuno in tali funzioni”. Da sabato, giorno in cui Repubblicaha pubblicato l’intercettazione nella quale Giordana otteneva dal Walter Ceresa, presidente dell’azienda dei trasporti locali Gtt, l’annullamento di una multa per un suo amico, si sono susseguite voci sulla sua sostituzione. Secondo il Corriere della sera, tra i Cinque stelle sarebbero sorti dei malumori per l’assegnazione del ruolo a Giuseppe Ferrari, vicedirettore generale del Comune di Torino, per la base grillina troppo legato alle passate amministrazioni del centrosinistra. A lui, però, rimarranno soltanto le funzioni amministrative e non quelle politiche, ha precisato la sindaca.
Per il resto, bocche ancora cucite sul caso Giordana. Il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo ha chiesto di poterne discutere, mentre i consiglieri, ma l’assemblea dei capigruppo – convocata dal presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci – ha bocciato la sua proposta. “Avremmo sperato di discutere in aula e capire quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale, ma evidentemente preferiscono nascondersi”, ha dichiarato Lo Russo.
Si è parlato invece dell’azienda dei trasporti, e il dibattito su Gtt è stato decisamente teso. In aula c’era molto nervosismo. Nonostante i richiami, l’ex sindaco Piero Fassino ha risposto fuori microfono alle critiche dei consiglieri pentastellati sulle passate gestioni di Gtt. Poi è salito in cattedra Lo Russo. L’assessore Alberto Unia lo ha provocato ricordando le intercettazioni pubblicate ieri da La Stampa, quel- le in cui il capogruppo del Pd critica Fassino, ma soprattutto Sergio Chiamparino e l’ex assessore alle partecipate Tom Dealessandri. A quel punto Lo Russo si è avvicinato al grillino e l’ha colpito con un buffetto, poi è stato espulso dall’aula.
“HA SBROCCATO, ma non andava espulso”, ha commentato nei corridoi il consigliere Francesco Tresso, eletto in una lista civica a sostegno di Fassino, chiacchierando con il consigliere di centrodestra Alberto Morano. Nel frattempo fuori dalla Prefettura, sede temporanea del consiglio comunale, una ventina di rappresentanti sindacali di Gtt invocavano un incontro con la sindaca e un intervento chiaro sull’azienda.