Il Fatto Quotidiano

Rai, un talk “di destra” con la Bruchi e Loquenzi

Su Rai2 dal 2018 I consiglier­i forzisti Diaconale e Mazzuca chiedono e ottengono dal dg Orfeo uno spazio in prima serata

- » GIANLUCA ROSELLI

C’era una volta Antonio Socci. Col suo Excalibur. Colui che sostituì Michele Santoro dopo l’editto bulgaro per due stagioni in pieno berlusconi­smo spinto (2002-2004). E poi chiuse i battenti per mancanza di telespetta­tori e dopo alcune scenate isteriche ( da cult quella contro Melandri e Capezzone: “Perché, perché, perché…”).

POI VENNE Nicola Porro, con Virus, chiuso dopo tre anni, nel maggio 2016, ma lui lo share lo faceva. Prima c’era stato anche Gianluigi Paragone, leghista e berlusconi­ano insieme, ma andava in onda a notte fonda, con relativo pubblico di nottambuli. Ora il centrodest­ra torna all’attacco. In vista delle elezioni, vuole un talk show che rappresent­i quell’area. Della richiesta si sono fatti portavoce all’interno del Cda Giancarlo Mazzuca e Arturo Diaconale. E Mario Orfeo li ha accontenta­ti. Un nuovo talk partirà a gennaio, in prima serata su Rai2, probabilme­nte il giovedì. Nello spazio occupato per tre anni da Porro. Ad annunciarl­o lo stesso Orfeo nella sua ultima apparizion­e in commission­e di Vigilanza, per la gioia dei deputati di Forza Italia, Lega e Fdi, a partire da Maurizio Gasparri, che ha sempre un occhio di riguardo per quello che accade tra Viale Mazzini e Saxa Rubra.

Ora, però, viene la parte più difficile: scegliere il conduttore giusto. Il centrodest­ra, infatti, non può permetters­i di sbagliare. Escluso, anche per questioni di contratto, il ritorno di Porro, il nome che più circola in queste ore è quello di Annalisa Bruchi, l’attuale conduttric­e di Night Tabl oid, in onda il giovedì proprio su Rai2, ma in seconda serata. Sposata con l’ex deputato di Forza Italia Mario Valducci, Bruchi ha iniziato a Mixercon Giovanni Minoli e, dopo essere transitata in diversi programmi, ha raggiunto la notorietà nel 2013 con To Next, trasmissio­ne di economia. Un nome che potrebbe andar bene a Forza Italia, ma che starebbe benissimo anche al Pd renziano. Il paradosso di questa lottizzazi­one 3.0, infatti, è proprio questo: i conduttori proposti dal centrodest­ra vanno bene anche al Pd, in un perfetto tripudio nazarenico.

UN ALTRO NOME che rientra in questa logica è quello di Giancarlo Loquenzi (che potrebbe condivider­e la trasmissio­ne con la Bruchi), con dut tore, con successo, di Za ppi ng su Radiorai. Nato radicale ( nel senso di pannellian­o), Loquenzi nel suo curriculum vanta la carica di capo ufficio stampa del Senato, ma anche il primo Indipenden­te, poi il Foglio e Radio 24. E la direzione de L’Occidental­e, sito della Fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliarie­llo. Negli ultimi tempi lo si vede spesso ospite nei talk di politica e attualità ( tipo Linea Notte), mentre nel suo programma di recente è andato Renzi. Un altro volto Rai di cui si parla, più spostato a destra, è Maurizio Martinelli, conduttore del Tg2 e figlio d’arte: suo padre Roberto era una grande firma del M essaggero.

Infine, girano altri due nomi p i ù s p i c c a t amente di destra. Quello di Angelo Mellone, giornalist­a e scrittore (tra i suoi libri, Dì qualcosa di destra, da Caterina va in città a Paolo Di Canio e Cara Bombo, Berlusconi spiegato a mia figlia), un tempo uno dei giovani intellettu­ali di riferiment­o di Gianfranco Fini, che già da qualche anno è capostrutt­ura a Raiuno. E questo potrebbe essere un limite, dato che a Viale Mazzini non amano i doppi ruoli.

Nuova coppia? La conduttric­e parte favorita, ma l’ex radicale – che piace pure al Pd – potrebbe affiancarl­a

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Ansa Promozioni Giancarlo Loquenzi (Radiorai) e Annalisa Bruchi potrebbero andare in prima serata
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