O’Hagan scende negli inferi della Rete. E li svela per tutti
Dal papà dei bitcoin ad Assange
OGGI su Facebook ci sono ben 67 milioni di finti utenti e la rete ci offre la chance di condurre una o più vite segrete. Ma è davvero possibile non smarrirsi mentre si cerca di evadere? Capita sempre più spesso di trovarci fra i piedi espressioni come bitcoin o dark web ma, sinceramente, pochi di noi saprebbero dire davvero di cosa si tratta. Scrittore scozzese e grande cacciatore di scoop, Andrew O’Hagan in questo prezioso libro racconta tre storie vere nell’era digitale, “uomini che infestano come fantasmi la macchina scintillante, e che suscitano più di un dubbio”. Come un esploratore d’altri tempi, O’Hagan è sceso negli abissi della rete, incontrando Julian Assange – rivelandone le intuizioni geniali ma anche le bassezze –, ha poi rubato l’identità di un giovane ventenne defunto – donandogli una seconda vita, solo virtuale – sino ad incontrare Satoshi Nakamoto, l'individuo – o l'oscura entità collettiva – che si nasconde dietro i Bitcoin, braccato dalle autorità per aver osato mettere in dubbio le regole del sistema capitalistico. Ha ragione O’Hagan, almeno sulla rete possiamo essere chiunque desideriamo. Ma sarà davvero un vantaggio? Fra androidi umani ed esistenze multiple digitali che si rincorrono, “nella casa degli specchi, quelli che vediamo sono solo dei riflessi”.