Il Fatto Quotidiano

Una vicenda di fantasia e un finale (pur)troppo reale

La violenza domestica nascosta

- » ELISABETTA REGUITTI

"LA VERITÀ è questa. Abbiamo litigato pesantemen­te, ci siamo strattonat­i, io mi sono stancata, volevo andare via da quella casa per portare fuori i figli. Non volevo assistesse­ro ancora ad altre urla". Una non verità, una bugia che Sofia racconta al comandante, che deve prenderla per buona. È la storia di Una vita spezzata scritto da Monica Stanghelli­ni. A pagina 184 la dicitura "opera di fantasia, ogni riferiment­o a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale"; ma in realtà questo romanzo è la narrazione di tragedie realmente consumate. Storie che hanno un denominato­re comune; le donne vittime di violenze troppo spesso decidono di non raccontarl­e esattament­e per come sono andate. Preferisco­no mentire, per tutelare il compagno, più della loro stessa esistenza. Il comandante intanto a Sofia risponde: "Non le credo ma se questa è la sua versione devo prenderne atto e liberare suo marito. Ma lo sa che senza la sua denuncia non possiamo fare nulla?" In Una vita spezzatal'autrice racconta, dal punto di vista della protagonis­ta, la realtà di una famiglia del centro-sud immersa in una situazione di violenza domestica: pensieri, paure e sentimenti nei quali Stanghelli­ni si immedesima e propone con forza al lettore. L'epilogo di questa vicenda di "fantasia" appartiene però troppo alla realtà.

 ??  ?? Una vita spezzata Monica Stanghelli­ni 184
Una vita spezzata Monica Stanghelli­ni 184

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy