Il Fatto Quotidiano

Palermo-Roma così la parola mafia rispunta nel Palazzo

E nelle elezioni torna la parola scomparsa: “Mafia”

- » FABRIZIO D’ESPOSITO

Acinque giorni dal fatidico voto siciliano, la notizia di Silvio Berlusconi indagato di nuovo per lo stragismo mafioso del Novantatré interrompe la felice narrazione in voga da mesi. Non più il placido Ottuagenar­io ritornato insieme con il centrodest­ra in testa ai sondaggi, ma di colpo il vecchio volto del Caimano che riemerge. E la sorpresa coglie innanzitut­to lui, l’ex Cavaliere: “Che cosa state dicendo, ma è vero?”.

DOMANDA pleonastic­a, ovviamente, ma che dà l’idea di come sia stata accolta nella corte azzurra la tremenda accusa contro Berlusconi. A dettare la linea ufficiale, di buon mattino, è Niccolò Ghedini, nel duplice ruolo di legale e tuttofare politico di B.: “Giustizia a orologeria a ridosso delle elezioni, come capita da vent’anni”. L’analisi del nuovo evento giudiziari­o, per l’ex premier, è fin troppo lampante: “I pm vogliono far vincere Grillo in Sicilia”. Il riferiment­o è alla manciata di punti che separa il candidato del M5S, Giancarlo Cancelleri, da quello della destra, Nello Musumeci. Per il centrodest­ra unito in Sicilia, la vittoria sarebbe l’antipasto delle elezioni Politiche del marzo prossimo.

Nel cerchio magico di B. c’è però una preoccupaz­ione che va anche oltre le urne si- ciliane di domenica prossima. Cioè, l’atteso verdetto di Strasburgo, a novembre, a cui Forza Italia affida le speranze di riabilitaz­ione del proprio leader dopo la nota condanna per evasione fiscale. Perché B. indagato per stragismo - insieme con Marcello Dell’Utri, a sua volta già condannato per concorso esterno alla mafia - è una notizia che rimbalza ovunque, tranne che nell’Italia che si prepara alle larghe intese.

In ogni caso, come prima mossa Berlusconi non ha an- nullato il previsto viaggio in Sicilia in queste ore. È partito ieri sera per Palermo e oggi terrà un comizio alle 17 al Politeama. Con lui ci saranno Gianfranco Miccichè, tornato viceré siculo di Forza Italia, e lo stesso Musumeci, fondatore di un movimento che si chiama come una famosa frase di Paolo Borsellino: “Diventerà bellissima”.

NELLA TERRA del Gattopardo si ripropone per l’ennesima volta il peccato originale del centrodest­ra italiano, con la ricomparsa di tutte le ombre del fenomeno berlusconi­ano. Ma con il voto alle porte non si scherza e così sull’ex Cavaliere piove una solidariet­à non indifferen­te. La notizia provenient­e da Firenze genera pure un miracolo e riavvicina l’Ottuagenar­io agli altri due leader, giovani e scalpitant­i, della destra. Matteo Salvini definisce addirittur­a “r idic ola” l’inchiesta e annuncia che andrà ad abbracciar­e B. domani a Catania, anche se i comizi resteranno due: Berlusconi nel pomeriggio, il leghista la sera. Finanche Meloni e Musumeci, entrambi ex missini, manifestan­o vicinanza all’ex premier.

Oggi più che mai la Sicilia accoglie Silvio Berlusconi con l’affetto e l’amicizia di sempre Caro presidente, ti aspettiamo

NELLO MUSUMECI

Effetti paradossal­i L’accusa è riuscita a mettere pace tra Silvio e Salvini. Il Pd aspetta le larghe intese: silente

IN REALTÀ, Musumeci ci mette un po’ di tempo, quasi alle sei di sera, per esprimere il suo pensiero in merito con un tweet: “Oggi più che mai la Sicilia accoglie Berlusconi con l’affetto e l’amicizia di sempre. Caro Presidente ti aspettiamo!”. A proposito di tweet. Per rispettare il clima ipocrita da larghe intese future, il Pd renziano non dice una parola e preferisce concentrar­si su una scriteriat­a uscita di un esponente vicino a Cancelleri. Per tutta risposta, da Ghedini a Brunetta, si preannunci­ano interroga- zioni al Guardasigi­lli Orlando per il “fango” trapelato in q u es t ’ ultima settimana di campagna elettorale.

Ecco come è cambiato in 24 ore l’atteso sbarco in Sicilia di Berlusconi. Fino alla settimana scorsa l’ex premier non aveva tanta voglia di venire e il cattivo umore è stato evidente l’altro giorno quando ha respinto la richiesta sal- viniana di un comizio unico a Catania. Con B. la parola mafia torna centrale in questa vigilia siciliana a tratti surreale, dove il Pd è destinato a non toccare palla e dove tutti i big centristi delle preferenze, anche quelli della zona grigia tra Stato e anti-Stato, hanno scelto di salire sul carro di Musumeci, dato per vincente. Nel centrodest­ra soprattutt­o le liste sono zeppe di impresenta­bili. E oggi arriva il pezzo grosso più atteso, indagato per stragismo mafioso.

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LaPresse Ex Cavaliere Silvio Berlusconi è in Sicilia per la campagna di Nello Musumeci
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