B. candida l’ex-comandante Gallitelli alla Regione Lazio
SABATONOTTE: il congresso slitta di una settimana. Domenica mattina: anzi no, si vota. Lunedì mattina: tutto pronto per lo spoglio delle schede. Lunedì pomeriggio: anzi no, si rinvia di un giorno, almeno. Il Pd di Napoli è ormai il partito ‘anzi no’. E per l’elezione del segretario metropolitano della terza città d’Italia sta tirando fuori il peggio di sé. I plichi delle schede sono ancora chiusi nella sede di via Toledo e uno dei tre candidati, il deluchiano Nicola Oddati, ha già pronto il ricorso.
Al Nazareno sul caso Napoli si è consumata una prova di forza di renziani contro renziani: Martina (che aveva ordinato il rinvio) e Orfini contro Rossi (che ha confermato la data), Lotti e Guerini. L’uomo di Lotti e Guerini, Massimo Costa, avrebbe vinto. Ma dal dato dell’affluenza di un congresso dove 21 circoli su 125 sono rimasti chiusi per caos, dipenderà molto della legittimazione politica della sua segreteria. Un dato sigillato in pacchi custoditi da ieri, e chissà per quando, nella sede di un partito che a Napoli negli ultimi 6 anni ha collezionato inchieste e figuracce su presunti brogli ogni volta che ha chiamato all’appello i suoi elettori.