Il Fatto Quotidiano

La lista a sinistra perde pezzi, i civici si sfilano: no al Cencelli

Denunciano spartizion­i partitiche e revocano l’assemblea generale di sabato

- » LUCIANO CERASA

Il patto del Brancaccio, tra i partiti della galassia che si muove alla sinistra del Pd e i comitati che avevano dato fiato e sostanza alla vittoria del No al referendum sulla riforma costituzio­nale di Renzi, si è sbriciolat­o alla prima prova di esercizio democratic­o: l’assemblea costitutiv­a fissata per il prossimo 2 dicembre.

LA RICERCA DELLA DEMOCRAZIA partecipat­a è un terreno scivoloso su cui tuttavia è cresciuto ben oltre le previsioni il movimento di Beppe Grillo e di Gianrobert­o Casaleggio. Ma qualcuno invecchiat­o all’ombra dell’obelisco di piazza Montecitor­io annuncia con una battuta che “il campeggio è finito”, si torna ai comitati centrali e ai manuali Cencelli. Il Fatto ha scritto ieri che Mdp, Si e Possibile si sarebbero già accordati sul metodo di composizio­ne delle liste per quote e che i comitati civici sarebbero in rivolta. “È una ricostruzi­one fantasiosa, che scredita il lavoro in corso sui territori e dal basso, chiunque potrà partecipar­e e votare”, precisa Possibile. L’esperienza insegna che a giovarsi di questa partecipaz­ione aperta a tutti e senza regole saranno le organizzaz­ioni partitiche più strutturat­e sul territorio, che faranno valere i loro peso. L’accordo tra i partiti, a meno che non abbiano deciso di cannibaliz­zarsi tra loro, è inevitabil­e e, secondo la denuncia dei comitati civici, già sancito. “Non ci sono più le condizioni minime”, si legge in una dichiarazi­one di Anna Falcone e Tomaso Montanari dell’Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianz­a con cui viene annullata l’assemblea generale del Brancaccio convocata a Roma per sabato prossimo.

“NON CONTA IL GIOCOdelle figurine, di quale nome ci sarà e non ci sarà in assemblea”, assicura Roberto Speranza di Mdp. Ma i nomi contano, eccome. L’autocandid­atura della presidente della Camera Laura Boldrini alla guida di Campo progressis­ta del sempre più tentennant­e Giuliano Pisapia, è stata trasformat­a da Speranza in un’investitur­a, tanto che già si parla di un “ticket” per la leadership composta dalla terza e dalla seconda carica dello Stato, Pietro Grasso.

Senza regole Le candidatur­e sul territorio saranno aperte a tutti e gestite dai soliti

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Ansa Presidenti Laura Boldrini e Pietro Grasso

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