Fatma, sposa nello Stato islamico o kamikaze su un obiettivo italiano
Da casa usciva pochissimo. Qualche volta solo per fare un po’ di spesa. Dopodiché rientrava nel suo appartamento al Grattosoglio, periferia sud di Milano. Nell’appartamento, dove viveva con i genitori e i fratelli piccoli, dialogava in Rete con uno dei capi dello Stato Islamico. Chat continue nelle quali si diceva pronta a partire per la Siria o, in alternativa, disposta a compiere un attentato in Italia. L’ok, però, non è mai arrivato e così nel luglio scorso, ma la notizia è stata data solo ieri, Fatma Ashraf Shawky Fahmy, nata il 3 giugno 1995 a Giza, in Egitto, è stata espulsa su decisione del ministero dell’Interno.
LA NOTIZIAdella sua radicalizzazione è arrivata alla Digos di Milano da un servizio segreto estero che sta indagando su Abdallah Hasanyan Al-Najjar, persona esistente e considerata un membro influente di Daesh. Da qui, la polizia ha iniziato a indagare. Da un lato, mettendo sotto intercettazione tutti i telefoni della famiglia e dall’altro, appostandosi sotto casa sua. Per ben due giorni di fila, la ragazza, che da tempo ormai indossava il Niqab e non lavorava, non è mai uscita dal suo appartamento.
Le indagini hanno mostrato come Fatma, incensurata e con il permesso di soggiorno, dialogando con Al Najjar, abbia più volte espresso la volontà di partire per la Siria. L’ok però non è mai arrivato, così come non è mai arrivato il via libera per fare un attentato in Italia. La Digos ha perquisito la sua casa, sequestrando i computer. In merito ai contatti con esponenti dello Stato Islamico e alle sue intenzioni, la ragazza in un primo momento si è chiusa in un totale mutismo. Solo dopo molta insistenza ha confermato di avere avuto dei contatti virtuali, dei quali però non ha voluto fornire riferimenti precisi. Sono state numerose le chat relative all’organizzazione del suo viaggio verso la Siria con l’invio di foto tessera e copie dei propri documenti per ottenerne altri falsi che le permettessero di raggiungere il Califfato. Esclusa una rete locale nel Milanese, è ancora da capire dove stia attualmente Al Najjar.