Il Fatto Quotidiano

Fazio fa (un po’ di) share col dopo-partita Ma vince Mediaset. Giornalist­i in rivolta

La gara fa il 48%, poi Rai 1 precipita al’11. Record di Raisport (6,6). E Canale 5 va al 24

- » GIANLUCA ROSELLI

Giornalist­i

sportivi Rai sul piede di guerra contro Fabio Fazio, ma pure contro i loro stessi colleghi dei Tg, che ieri hanno mandato in onda servizi sulla partita Italia-Svezia non realizzati dalla redazione sportiva.

Dopo le polemiche della settimana scorsa, con il braccio di ferro tra Raisport e Fazio per la gestione del dopo partita della Nazionale, lunedì sera è andato in scena un pasticciat­o compromess­o. Si partiva da una prima serata col botto: la partita è stata vista da 14 milioni e 800 mila spettatori, ovvero il 48,4% di share. Anche il dopo-partita non è andato male, registrand­o il 32,3%. Il problema è che, per lasciare spazio a Che fuori tempo che fa, è durato solo dieci minuti. Poi la linea è passata a Fazio, che nella parte iniziale ha registrato il 16,3% per poi at- testarsi a una media dell’11,2%. Fazio sperava di più ma certo non è male rispetto all’8,6% del lunedì precedente. Il dopo-partita, nel frattempo, si era spostato su Raisport, che ha mandato in onda la triste conferenza stampa di Gian Piero Ventura e ha raggiunto un piccolo record: il 6,6%, 1 milione e 200 mila spettatori. Altri 400 mila (2%) erano su Sky Sporti. Mentre su Canale 5 il Grande Fratello Vip vinceva la seconda serata con il 24.4%.

Insomma, un tesoro buttato al vento. E i telespetta­tori di Rai1, a dieci minuti dalla fine della partita, sono rimasti senza dibattito calcistico. La scelta, forse, doveva essere radicale: far saltare Fazio o fargli fare il dopo-partita in sinergia con Raisport. “Una strategia incomprens­ibile. L’improvvisa interruzio­ne del post partita su Rai1 per anticipare Fazio ha regalato la seconda serata a Canale 5, mentre Raisport faceva ascolti record”, sottolinea il dem Michele Anzaldi.

LA REDAZIONE di Raisport, che un anno fa bocciava il piano editoriale del direttore Gabriele Romagnoli, si sente sempre più marginaliz­zata e chiede un incontro al direttore generale Mario Orfeo. Che ieri sulla polemica non è intervenut­o, anche se alcuni raccontano che pure lui non è affatto contento di com'è stata gestita la faccenda. Tace anche Romagnoli, come se non esistesse.

“Il palinsesto non lo facciamo noi e non ci si può ricordare di Raisport solo per eventi così importanti”, scrive il Cdr di Raisport. Che se la prende anche con Tg1, Tg2 e Tg3 poiché, nelle edizioni dell’ora di pranzo, su 13 servizi sulla Nazionale, solo tre sono stati realizzati dai cronisti sportivi “come invece prevede una circolare interna”.

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Ansa Strapagato Fabio Fazio

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