Il Fatto Quotidiano

M5S, il post-impresenta­bile Arrestato candidato in Sicilia

Domiciliar­i per Fabrizio La Gaipa, primo dei non eletti per il Movimento ad Agrigento. L’accusa è tentata estorsione: “Truccava le buste paga”

- » GIUSEPPE LO BIANCO

“Bisogna

creare posti di lavoro e oggi l’unica opportunit­à è offerta dalle aziende’’, diceva nelle interviste pre-elettorali Fabrizio La Gaipa, 42 anni, imprendito­re alberghier­o di Agrigento, primo dei non eletti alle scorse Regionali con il M5S.

Peccato che i posti di lavoro del suo hotel di lusso, il “Costazzurr­a Museum&Spa” venissero remunerati con buste paga taroccate, in cui figuravano importi superiori a quelli in realtà corrispost­i. Così almeno stando alle accuse mosse dalla Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggi­o, che lo ha costretto agli arresti domiciliar­i con l’accusa di tentata estorsione commessa, secondo l’accusa, assieme al fratello Salvatore, al quale è stato imposto il divieto di dimora in provin- cia. A incastrare i due fratelli la denuncia di due dipendenti che avrebbero registrato i tentativi di La Gaipa di obbligarli a firmare le buste paga fasulle. Ma c’è anche la testimonia­nza di una terza persona, verificata dai pm, che avrebbe allargato le indagini a irregolari­tà fiscali.

ALBERGATOR­E con la passione dell’archeologi­a, tanto da offrire nel suo hotel massaggi con lo strigile, raschietto di metallo usato dagli atleti greci e romani per detergere il sudore, La Gaipa è il primo candidato del M5S a scivolare, di fatto, nell’elenco degli “impresenta­bili” (Angelo Cambiano, paladino degli anti-abusivi indagato per abusivismo era stato indicato da Cancelleri come assessore). E il suo arresto ha scatenato su Twitter l’ironia di Renato Brunetta (“Com’era la storia degli impresenta­bili?”) e di Giorgia Me- loni (“Il M5S ha tuonato contro le candidatur­e impresenta­bili e l’accusa torna indietro come un boomerang’’). Colpa di La Gaipa, che nello spot elettorale invocava: “Datemi fiducia per l’Ars”. In serata, il collegio di probiviri del Movimento ha annunciato la sua sospension­e “in via cautelare”.

Mentre da Washington il candidato premier Luigi Di Maio commenta: “Si è messo fuori da solo con ciò che ha fatto. Noi abbiamo agito subito, a differenza degli altri”.

Un passato di giornalist­a, collaborat­ore de La Sicilia e dell’ Ansa( dall’ albo è stato cancellato­lo scorso anno), con i suoi 4.000 voti La Gaipa è arrivato dietro ai due deputati eletti nella città dei Templi dal M5S, Matteo Mangiacava­llo (14 mila voti) e Giovanni Di Caro (5.900). Nel suo curriculum una presenza nel cd a dell’associazio­ne Confindust­ria Alberghi. M apri madide-

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dicarsi all’attività alberghier­a di famiglia La Gaipa ha scritto due libri per case editrici locali: Il mostro in casa, con don Fortunato Di Noto, il prete anti-pedofili, che raccoglie “alcune eccezional­i confession­i di genitori con fantasie ed esperienze di incesto nei confronti dei figli minorenni”, come recita la recensione su Amazon, e il Viaggiator­e, un fantasy che racconta – scrive il sito Italia Free Library –, la storia del giovane Semej, che “fra demoni e maghi, dovrà trovare in sé la forza per sopravvive­re’’.

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Ansa In posa La Gaipa assieme a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista

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