M5S, il post-impresentabile Arrestato candidato in Sicilia
Domiciliari per Fabrizio La Gaipa, primo dei non eletti per il Movimento ad Agrigento. L’accusa è tentata estorsione: “Truccava le buste paga”
“Bisogna
creare posti di lavoro e oggi l’unica opportunità è offerta dalle aziende’’, diceva nelle interviste pre-elettorali Fabrizio La Gaipa, 42 anni, imprenditore alberghiero di Agrigento, primo dei non eletti alle scorse Regionali con il M5S.
Peccato che i posti di lavoro del suo hotel di lusso, il “Costazzurra Museum&Spa” venissero remunerati con buste paga taroccate, in cui figuravano importi superiori a quelli in realtà corrisposti. Così almeno stando alle accuse mosse dalla Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio, che lo ha costretto agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione commessa, secondo l’accusa, assieme al fratello Salvatore, al quale è stato imposto il divieto di dimora in provin- cia. A incastrare i due fratelli la denuncia di due dipendenti che avrebbero registrato i tentativi di La Gaipa di obbligarli a firmare le buste paga fasulle. Ma c’è anche la testimonianza di una terza persona, verificata dai pm, che avrebbe allargato le indagini a irregolarità fiscali.
ALBERGATORE con la passione dell’archeologia, tanto da offrire nel suo hotel massaggi con lo strigile, raschietto di metallo usato dagli atleti greci e romani per detergere il sudore, La Gaipa è il primo candidato del M5S a scivolare, di fatto, nell’elenco degli “impresentabili” (Angelo Cambiano, paladino degli anti-abusivi indagato per abusivismo era stato indicato da Cancelleri come assessore). E il suo arresto ha scatenato su Twitter l’ironia di Renato Brunetta (“Com’era la storia degli impresentabili?”) e di Giorgia Me- loni (“Il M5S ha tuonato contro le candidature impresentabili e l’accusa torna indietro come un boomerang’’). Colpa di La Gaipa, che nello spot elettorale invocava: “Datemi fiducia per l’Ars”. In serata, il collegio di probiviri del Movimento ha annunciato la sua sospensione “in via cautelare”.
Mentre da Washington il candidato premier Luigi Di Maio commenta: “Si è messo fuori da solo con ciò che ha fatto. Noi abbiamo agito subito, a differenza degli altri”.
Un passato di giornalista, collaboratore de La Sicilia e dell’ Ansa( dall’ albo è stato cancellatolo scorso anno), con i suoi 4.000 voti La Gaipa è arrivato dietro ai due deputati eletti nella città dei Templi dal M5S, Matteo Mangiacavallo (14 mila voti) e Giovanni Di Caro (5.900). Nel suo curriculum una presenza nel cd a dell’associazione Confindustria Alberghi. M apri madide-
Le reazioni Sospeso dai 5Stelle, ma la destra ironizza: “Com’era la storia delle liste pulite?”
dicarsi all’attività alberghiera di famiglia La Gaipa ha scritto due libri per case editrici locali: Il mostro in casa, con don Fortunato Di Noto, il prete anti-pedofili, che raccoglie “alcune eccezionali confessioni di genitori con fantasie ed esperienze di incesto nei confronti dei figli minorenni”, come recita la recensione su Amazon, e il Viaggiatore, un fantasy che racconta – scrive il sito Italia Free Library –, la storia del giovane Semej, che “fra demoni e maghi, dovrà trovare in sé la forza per sopravvivere’’.