Pensione a 67 anni, Cgil e Uil pronte allo sciopero
Il crollo di Ubi banca in Borsa. L’indice Ftse Mib di Piazza Affari ha chiuso a -0,63% l’ispezione, chiusa il 23 dicembre 2015, “in materia di trasparenza delle operazioni e correttezza delle relazioni con la clientela e di contrasto del riciclaggio”: con un “giudizio parzialmente sfavorevole”. Erano state rilevate “debolezze negli assetti interni, nei processi operativi e nei controlli” per i “profili di trasparenza e correttezza nelle relazioni con la clientela”. Inoltre erano emerse “carenze nel governo dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”.
BANKITALIA per questo aveva avviato una procedura sanzionatoria, anche in relazione alla “alimentazione dell’archivio unico informatico”. Ma poi nel maggio 2016 erano arrivate le controdeduzioni di Ubi e nel gennaio 2017 Banca d’Italia aveva deciso “di non dare seguito all’iter sanzionatorio”.
Tutto a posto. Nel febbraio 2017, l’istituto di Bergamo aveva comunicato a Bankitalia ulteriori aggiornamenti “sulle iniziative e sugli interventi definiti e attivati” in materia di antiriciclaggio e di trasparenza e correttezza nelle relazioni con la clientela. Oggi scopriamo che non basta: gli standard si devono essere alzati, in tempi di critiche alla Vigilanza, tanto che arriva la nuova ispezione. Eppure nel gennaio 2017 Bankitalia non aveva trovato di meglio che affidare, proprio a Ubi, Etruria, Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Chieti, tre delle quattro banche in crisi mandate in “risoluzione” dal governo a novembre 2015. ▶CGIL, CISL
e Uil si dividono sulle pensioni, in vista dall’incontro tra governo e sindacati previsto per sabato per fare una verifica finale delle misure sulla previdenza. Il Direttivo della Cgil ha considerato le proposte del governo " del tutto insufficienti" e ha dato mandato alla Segreteria in caso di mancanza di avanzamenti, di mettere in campo "iniziative di mobilitazione" per chiedere proposte coerenti con la piattaforma dei sindacati. La Uil sospende la valutazione aspettando di vedere i testi, ma si dice pronta alla mobilitazione. Mentre la Cisl vuole continuare il negoziato. Non sembra che dal fronte governo ci siano margini per cambiare le proposte fatte allargando la platea di coloro che potrebbero essere esclusi dall’innalzamento dell’età pensionabile nel 2019. I sindacati chiedono di non limitare lo stop per i lavori gravosi alle uscite per vecchiaia ma di tenere conto anche delle pensioni anticipate (bloccando l’aumento di 5 mesi che porterà i contributi per l’uscita anticipata a 43 anni e tre mesi).