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ALTRO CHE LA SVEZIA LA RESA È A TRIPOLI

L’ACCUSA “Dall’accordo con la Libia orrori inimmagina­bili, offesa all’umanità”. Le Nazioni Unite bocciano anche la legge sulla tortura

- » GIAMPIERO CALAPÀ

“Politica disumana”, “orrori inimmagina­bili”, “un’offesa alla coscienza dell’umanità”. L’Onu si pronuncia così sul tappo del ministro Marco Minniti nel Mediterran­eo, e lo fa condannand­o l’accordo di collaboraz­ione tra Libia e Unione europea, perché Bruxelles ha appoggiato e sostenuto il piano del Viminale, da cui per tutta la giornata di ieri non arriva un solo commento.

È STATO l’alto commissari­o delle Nazioni unite per i diritti umani, Zeid Ràad al Hussein ad accusare: “Non possiamo essere testimoni silenti della schiavitù moderna, di stupri e altre violenze sessuali, di uccisioni fuori legge nel nome della gestione dell’ immigrazio­ne e dell’evitare che persone disperate raggiungan­o l’Europa”. Perché “è un’offesa alla coscienza dell’umanità”.

L’Onu, quindi, prende anche le parti delle Ong, denunciand­o l’assistenza di Ue e Italia alla Guardia costiera libica: è una condanna per“più migranti a una detenzione arbitraria e illegittim­a ”:“nono- stante i timori sollevati da gruppi per la tutela dei diritti umani i migranti sono così esposti a tortura, stupro, lavori forzati, sfruttamen­to ed estorsione”. E a inizio novembre, secondo i dati forniti dallo stesso governo di Tripoli, i migranti detenuti in Libia sono 19.900, mentre a settembre erano ancora circa 7 mila.

Zeid ha riferito racconti di violenze terribili esortando “la comunità internazio­nale a non chiudere gli occhi davanti agli orrori inimmagina­bili sopportati dai migranti in Libia e fingere che la situazione si possa sanare sempliceme­nte migliorand­o le condizioni di detenzione”. Non si limita alla denuncia l’alto commissari­o ma invita l’Italia e gli altri Paesi europei a “creare apposite leggi nazionali per decrimin-alizzare l’immigrazio­ne irregolare, in modo da garantire il rispetto dei diritti umani dei migranti”, esattament­e come chiedono i Radicali con la campagna “Ero straniero” per il superament­o della Bossi-Fini nel momento politico in cui il Pd si trova al bivio tra il modello-Minniti e un’alleanza con Emma Bonino e Riccardo Magi.

Contempora­neamente alle accuse dell’Onu all’Italia – doppie, perché il Comitato contro la tortura boccia la legge approvata dal nostro Parlamento – la situazione in Libia è raccontata da un’esclusiva Cnn: ragazzi venduti per poche centinaia di dollari, battuti addirittur­a all’asta dai trafficant­i. Si tratta di un video di 7 minuti, ripreso con uno smartphone:“Ottocento dinari... novecento, mille e cento, venduto per mille e duecento dinari”, grida una voce maschile. Un uomo quindi è stato venduto per circa 800 dollari. “Un ragazzone forte, adatto al lavoro nei campi”, spiega ancora l’aguzzino. Poi ne presenta un altro: “Questo è uno scavatore, un omone forte. A chi serve uno scavatore?”. I giornalist­i della Cnnhanno raccontato: “Abbiamo avvicinato due dei migranti venduti, erano

Silenzio e nuovi schiavi Il Viminale non replica né commenta La Cnn mostra un video con l’asta di uomini

così traumatizz­ati che non riuscivano a parlare. E non si fidavano di nessuno, erano terrorizza­ti”. Nello stesso giorno la Marina libica ringrazia il sostegno italiano alle motovedett­e, chiede all’Ue altri mezzi per il soccorso dei migranti e accusa l’ong Sea Watch di aver manipolato le immagini di un video “con lo scopo di accusarci del- la morte di un giovane migrante, mentre invece lo abbiamo salvato”. È morto di sicuro il piccolo Great, due anni e sette mesi, recuperato in mare proprio da Sea Watch il 7 novembre: ieri è stato sepolto a Scicli, in Sicilia, dopo il funerale cristiano voluto dalla sua mamma, una ragazza nigeriana.

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Diritti e rovesci umani
 ?? Ansa ?? Recupero in mare di migranti naufraghi e il commissari­o per i diritti umani Zeid Raad al Hussein, 53 anni, giordano
Ansa Recupero in mare di migranti naufraghi e il commissari­o per i diritti umani Zeid Raad al Hussein, 53 anni, giordano

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