Raggi: “Caro Padellaro, il rilancio di Roma incomincia dal Tevere”
La sindaca Raggi risponde all’appello di Padellaro: “Non sprecheremo l’occasione per Roma del manifesto firmato con Agenda Tevere Onlus”
Gentile direttore, intervengo con piacere sul tema lanciato da Antonio Padellaro, che sulle pagine del Fatto quotidiano invita l’amministrazione a tornare protagonista della rinascita del Tevere e a non sprecare l’occasione di farne un simbolo della rinascita di Roma. Voglio subito rassicurarlo: non desidero in alcun modo sprecare questa occasione. Anzi. Il Manifesto siglato con Agenda Tevere Onlus è, in ordine di tempo, solo l’ultima delle iniziative che Roma Capitale mette in campo sul tema.
LA PIÙ IMPORTANTE, a febbraio scorso, è stata la creazione di un Ufficio speciale del Campidoglio con personale e risorse mirate a promuovere progetti di riqualificazione del fiume e semplificarne gli interventi. Segno che da tempo stiamo programmando un intervento serio e puntuale su questa immensa risorsa per la città.
Il Tevere è un’opportunità di crescita e miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Roma. Ne sono sempre stata convinta. Per troppo tempo questo fiume è stato percepito come un “muro” che separa e divide la città. Invece, nella visione che abbiamo del futuro di Roma, deve essere un filo che congiunge e unisce più quartieri, che si anima di giorno e di sera. Un esempio concreto è stata la “Festa di Roma” dello scorso 1° gennaio, 24 ore di spettacoli e coinvolgimento dei cittadini: non a caso abbiamo scelto di realizzare una serie di eventi sui ponti della città.
LA PARTECIPAZIONE è stata straordinaria e soprattutto le persone, abitanti e turisti, hanno avuto modo di conoscersi, interagire o semplicemente incontrarsi e parlare lungo i ponti e i viali attorno al Tevere. Anche in questo caso abbiamo puntato sul nostro fiume come aggregatore culturale e sociale. Perché questo deve essere per la città. Questa è la visione che questa amministrazione ha del Te- vere. Devo, però, anche sottolineare che la sua gestione è una realtà amministrativamente complessa, più di quanto possa apparire pubblicamente. E questo è stato il nostro sforzo in questo primo anno: porre le basi per rilanciare il fiume. La competenza diretta di Roma Capitale sul Tevere riguarda esclusivamente i ponti di attraversamento, con le relative opere di sostegno, i parapetti, la pista ciclabile, lo skate park del Ponte della Musica e un’area in concessione vicina a Ponte Marconi. Al di là degli argini, invece, la responsabilità appartiene a dieci enti diversi ed esterni all’amministrazione comunale: le aree golenali so- no di proprietà demaniale e affidate alla gestione della Regione Lazio, così come la pulizia dell’alveo, i dragaggi e la rimozione dei relitti; poi ci sono le attribuzioni di Capitaneria Porto, Autorità di Bacino, Comune di Fiumicino, solo per citarne alcuni. Uno spezzatino di competenze che spesso fa sorgere dubbi in merito alle singole responsabilità: le opere di contenimento sono ancora oggetto di diatriba e approfondimento, per esempio; mentre recentemente è stato necessario chiarire all’Autorità di bacino che la manutenzione degli alvei non spetta al Campidoglio.
MI SEMBRA dunque evidente che il dibattito sul futuro del Tevere vada allargato a tutti gli attori interessati, dalle istituzioni alla società civile. È quello che stiamo provando a fare anche come Città Metropolitana. Non per nulla, uno dei primi passi compiuti dal nostro Ufficio speciale Tevere è stato quello di promuovere la costituzione di un tavolo di confronto con le istituzioni competenti. Abbiamo costituito un gruppo di monitoraggio sullo stato del fiume, che si avvale anche di una App specifica per cellulare e tablet in grado di archiviare le criticità riscontrate. È stato redatto un primo accordo di collaborazione sulla questione del recupero dei relitti. Abbiamo elaborato una proposta di pro- tocollo inter- istituzionale per la gestione della sicurezza e degli insediamenti abusivi. È stato approfondito il tema del rischio idrogeologico. Verrà presentato a breve un progetto di sistemazione e apertura al pubblico di alcune aree, già ripulite e bonificate. Altri progetti interesseranno lo skate park del Ponte della Musica e la pista ciclabile.
Poi è arrivata l’adesione al Manifesto di intenti per il Contratto di Fiume redatto da Agenda Tevere Onlus, di cui fanno parte diverse associazioni impegnate nella riqualificazione e valorizzazione storica e ambientale del fiume. Auspichiamo la collaborazione di tutti. Serve una visione comune che restituisca al fiume dei romani un ruolo centrale nella vita della città. Serve un processo di partecipazione. Il Tevere unisce la città e noi dobbiamo unirci. Solo così ne faremo il simbolo di quella rinascita di Roma che tutti noi romani vogliamo.
Verrà presentato un progetto di sistemazione e apertura al pubblico di alcune aree, già ripuliti e bonificati lo skate park e la pista ciclabile