Grillo rimprovera i 5 Stelle: “Sbagliata la strategia sulle tv”
In un vertice a Milano il fondatore boccia la sfida (poi ritirata) di Di Maio a Renzi
“Era
meglio non sfidare Renzi in tv, cosa ci abbiamo guadagnato?”. Riecco Beppe Grillo a Milano dentro la Casaleggio associati, la casa madre del M5S, che tiene banco in un vertice con Davide Casaleggio, Alessandro Di Battista, il candidato premier Luigi Di Maio e due parlamentari a lui vicinissimi, Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Ma in sala ci sono anche i responsabili della comunicazione.
ED È PROPRIO la comunicazione il tema principale della riunione, aggiornata a oggi con un vertice operativo tra Di Maio e Casaleggio. Nel primo incontro, invece, parla soprattutto Grillo, reduce dalla fiera delle smart city a Barcellona, che racconta delle nuove tecnologie mostrategli. Ma le Politiche si avvicinano. E allora si discute di come presentare il programma e le idee del M5S, assieme al candidato Di Maio. “Dobbiamo concentrarci sui nostri temi, portarli ovunque, e non parlare mai di alleanze o di altri partiti”, sostiene Grillo. Che ha anche qualche richiamo da fare. Così boccia la sfida lanciata a Renzi per un confronto in tv, con successivo passo indietro di Di Maio: controproducente, a suo avviso. Ma a Grillo non è piaciuta neppure la scelta del deputato campano di andare ospite a Che tempo che fa. Diversi parlamentari lo avevano chiamato prima del programma, lamentandosi: “Ci siamo battuti contro il mega-ingaggio di Fabio Fazio, e poi andiamo ospiti da lui?”. Parole condivisibili, secondo Grillo. Ma ora c’è da pensare soprattutto al dopo. Quindi al Di Maio candidato, che girerà a tappeto l’Italia, rinunciando ai viaggi all’estero (la tappa in Giappone dovrebbe slittare a dopo le Politiche). E alle regole sulle candidature, di cui ieri non si è parlato.
Però i 5Stelle ci lavoreranno a fondo, assieme a un notaio e un avvocato, ieri comparsi a fine riunione. Abbastanza per rilanciare voci su un passaggio del simbolo da Grillo a Di Maio. Ma dal M5S smentiscono: “Ci serve un apporto tecnico per costruire un metodo di selezione a prova di ricorsi”. A margine, l’annuncio del deputato Dino Alberti, che si candida per le Regionarie in Lombardia.
Richiami e progetti Il garante esorta: “Parliamo dei nostri temi, non di alleanze” Oggi nuovo incontro