A Strasburgo B. rispolvera la “persecuzione politica”
Il ricorso alla Cedu I suoi avvocati provano a fargli togliere l’ineleggibilità: attaccano la legge Severino e il voto segreto in Senato. La sentenza tra mesi
Un tocco dei processi milanesi a Silvio Berlusconi ieri si è visto a Strasburgo, dove si è celebrata l’unica udienza della Corte europea dei diritti dell’Uomo, su ricorso dell’ex premier, che non ci sta a essere decaduto da senatore e a essere ineleggibile per colpa della legge Severino, la norma che si applica ai condannati, come lui, a oltre due anni di pena.
GLI AVVOCATI del leader di FI hanno rispolverato anche ieri la persecuzione politica, esattamente come negli ultimi vent’anni di processi alterati dalle leggi ad personam. Il legale inglese Edward Fitzgerald rievoca i gladiatori: “Berlusconi è stato privato del suo seggio con un voto in un Senato composto a maggioranza da suoi avversari: non era giustizia ma un anfiteatro romano in cui una maggioranza di pollici versi o in alto decidono se uno va su o giù”. Ha sostenuto la natura “penale e irretroattiva” della legge che è stata quindi, illegittimamente, applicata in merito a fatti risalenti agli anni 1995-1998 (in realtà 2002-2003, ndr ), 15 anni prima che la legge fosse adottata”. Gli avvocati Bruno Nascimbene e Andrea Saccucci hanno puntato anche su una presunta scorrettezza: il voto palese e non segreto del Senato.
La possibile retroattività o meno della legge è uno dei punti cruciali e si gioca sulla natura della Severino: per la difesa è, come detto, penale, quindi non può essere retroattiva, mentre per il governo italiano e la Commissione di Venezia (un organismo consultivo della Cedu) il problema della retroattivtà non si pone, le sanzioni sono amministrative, legittimamente disposte in questo ambito dal legislatore. Già la Corte costituzionale si era espressa in questo senso.
“Il governo italiano ha rispettato la Convenzione dei diritti dell’uomo”, ha detto ieri l’agente di governo, il magistrato Maria Giuliana Civinini. La decisione del Senato italiano “non è stata arbitraria, è arrivata al termine di una procedura che ha rispettato tutti i diritti, l’applicazione della legge Severino non è stata né persecutrice né ad personam”. Poiché il governo sostiene la natura della norma meramente amministrativa, legata alla eleggibilità o meno di un candidato (o alla sua permanenza in carica) secondo i requisiti di onorabilità dettati dalla Costituzione, Civinini, parlando davanti ai 17 giudici della Cedu e a un pubblico di 550 persone, ha spiegato che la norma si è applicata alle elezioni di febbraio 2013, “vale a dire dopo l’adozione della legge”, del novembre 2012, votata anche da FI. Berlusconi aveva già subito la condanna in Appello per frode fiscale, processo Mediaset, diventata definitiva ad agosto 2103. Il 27 novembre è decaduto da senatore.
C’è stato anche un botta e risposta tra la difesa e la rappresentante del governo sui casi Berlusconi e Augusto Minzolini. Secondo l’avvocato Fitzgerald non solo la decisione del Senato “non è stata in seguito sottoposta ad alcuna Corte”, ma lo stes- so Senato “ha evitato la decadenza a marzo 2017 del senatore Minzolini” (condannato a 2 anni e mezzo per spese ingiustificate da direttore del Tg1). Quindi ci sarebbero stati due pesi e due misure.
A TAL PROPOSITOi giudici hanno chiesto chiarimenti: la procedura “è stata esattamente la stessa – ha risposto Civinini –, la differenza è che per Berlusconi è una non validazione del risultato elettorale, per Minzolini si tratta di decadenza” da senatore. A Civinini tocca poi spiegare l’intervento della politica su una sentenza passata in giudicato: “Al Senato c’è stata una discussione ampia e libera e molti, anche nel Pd, hanno votato contro la decadenza di Minzolini, per il quale il Parlamento ha valutato che ci fossero dubbi sull’imparzialità del collegio della Corte d’a p p el l o ” (dubbi già fugati dalla Cassazione, ndr).
La decisione della Cedu si avrà fra molti mesi, non in tempo per un’eventuale candidatura di Berlusconi. Un fatto secondario per l’anziano leader, che comunque, ribadisce, sarà “in campo per portare il centrodestra al governo del Paese”.
Il voto in Senato sembrava un anfiteatro romano, con una maggioranza di pollici versi
La replica: il governo italiano ha rispettato tutti i diritti, l’applicazione della legge Severino non è stata né persecutoria né ad personam GIULIANA CIVININI