Evasione da 10 milioni sui prodotti petroliferi: 18 indagati a Roma
▶L’ ENIAVREB BE EVASO 10 MILIONI di euro sul pagamento delle accise per 40 milioni di litri di prodotti petroliferi. E’ questa l’accusa della procura di Roma, che indaga su 18 persone, di cui 14 dipendenti Eni, per reati comesottrazione di prodotto, pagamento dell’imposta, alterazione di misuratori e sigilli, ma anche abuso d’ufficio e predisposizione di falsi verbali.
L’INDAGINE – che ieri ha portato al sequestro preventivo dei sistemi di misurazione di prodotti petroliferi installati presso numerosi depositi e raffinerie di Eni di 13 Regioni – è partita da alcuni controlli sulle autobotti disposte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza. Il provvedimento di sequestro, spiega la Gdf in una nota, è finalizzato a impedire l’uso di sistemi di misurazione alterati o alterabili, inidonei a garantire la necessaria affidabilità ai fini fiscali. I finanzieri hanno scoperto che venivano commercializzati quantitativi di carburanti superiori a quelli realmente risultanti dalla documentazione, “con la conseguente immissione in consumo di prodotti in evasione d’imposta”. Finora agli atti dell’indagine non risultano prove di un coinvolgimento dei piani più alti del colosso petrolifero che ieri con una nota ha commentato: "Eni si ritiene parte offesa e ha costantemente fornito all’autorità giudiziaria la massima collaborazione, per chiarire le proprie ragioni a sostegno della correttezza del proprio operato e dell’estraneità alle presunte condotte illecite".