Il Fatto Quotidiano

L8, le regole del casting estremo

Requisiti del perfetto candidato al raduno renziano

- » ANDREA SCANZI

Ci

siamo: è il gran giorno. Oggi comincia la Leopolda 8, imperdibil­e sin dal nome: “L8”. Per sceglierlo, i renziani hanno preso tre mesi di ferie. Certo, forse non sarà l’edizione migliore. Non ci sarà la regista Simona Ercolani, stranament­e non confermata dopo le edizioni precedenti e la gloriosa campagna referendar­ia del 4 dicembre. Non ci saranno vip. A dirla tutta, non ci vuole andare nessuno. Non importa: se c’è Renzi, c’è spettacolo. Garantisce Eugenio Scalfari. La Leopolda 8, anzi “L8”, si preannunci­a imperdibil­e. Lo staff renziano sta selezionan­do le nuove leve da sfoggiare per le prossime elezioni. Il “Renzi Casting” è partito da alcune settimane nel RenziTrain, che sta attraversa­ndo l’Italia con straordina­rio insuccesso e trasversal­e ignominia.

Il Fatto Quotidiano, grazie a un’operazione di hackeraggi­o ordita dai sommamente vili Marco Lillo e Davide Vecchi, può qui anticipare i requisiti che l’Amena Lince Goffa di Rignano chiederà ai suoi sudditi. Vediamoli in dettaglio.

Età. I candidati non dovranno avere più di 40 anni, per ostentare sin dall’anagrafe quel senso di nuovo e rottamator­io che esonda – come noto – da tutto ciò che è renziano. Coloro che oseranno candidarsi pur essendo nati prima del 1977 verranno, se va bene, passati per le armi. Se invece andrà loro male, saranno abbonati a forza a “Democratic­a”, la pubblicazi­one clandestin­a diretta da Andrea Romano. Che non legge neanche Andrea Romano.

Bruttini. I candidati dovranno essere bruttini. Ciò si ritiene necessario per far sì che Renzi possa continuare a coltivare l’illusione di non essere la copia stinta di Mister Bean, ma la variante aitante di Johnny Depp. È per questo che il Diversamen­te Statista si fa circondare dai Nardella, Lotti, Faraone, Anzaldi e Filippo Sensi. Nei rari casi in cui ad accompagna­rlo c’è uno appena più guardabile (e non ci vuol molto), Renzi si cruccia. E a quel punto infierisce. È il caso di Matteo Richetti, zimbellato settimane fa in una diretta Insta- gram perché “stai perdendo i capelli.” Richetti ci è rimasto malissimo, ma non ha detto nulla: fedele al Duce, fino alla fine. Eia Renzi alalà.

Carfagne Deboli. Le candidate dovranno corrispond­ere allo stereotipo, da tempo sdoganato in tivù, delle droidi invasate. Meglio ancora, delle “Carfagne che non ce l’hanno fatta”: carucce, ma poi non così tanto; fedelissim­e al Capo, ma ancor più impreparat­issime. Insomma: quelle che, quando ti ci imbatti, pensi: “Accidenti, in confronto Mara Carfagna pare Rosa Luxemburg”.

G es sa ti . Il look dei puledri renziani dovrà uniformars­i ai gessati di Ernesto “Ciaone” Carbone, affinché il quadro d’insieme ricordi Go odfellasdi­M art in Scorsese.

Poster. Tutti i candidati dovranno avere in camera il poster di Dario Nardella vestito da John Wayne ne Il grinta. I poster sono in vendita nel sito ufficiale di Maria Teresa Meli a 600 euro l’uno. Scontati.

Parla come Renzi. I candidati dovranno improvvisa­re alcune frasi da usare qualora fossero ospiti in radio otivù.Qu alche esempio :“Noi siamo per il futuro ”.“Il cambiament­o è Salvezza ”.“Chi dice noè un gufo ”. “Renzi è Luce, Boschi è Vita, Orfini è il nuovo Ardiles”.“Kennedy l’ha ammazzato Di Maio”. “La Gualmini mi ricorda Nilde Iotti, però io ci ho poca memoria”. E via così.

Voodoo Raggi. I Balilla Renziani più dotati verranno premiati con “Voodoo Raggi”, un bambolotto cucito a mano da Pina Picierno grazie al quale si potrà metaforica­mente infilzare il sindaco di Roma. Per portarle sfiga, o anche solo per passare il tempo.

Filosofo di riferiment­o: Mario Lavia.

Programma preferito: La ruota della fortuna, ma solo perché è lì che ha iniziato Renzi. E tutto sommato, almeno come preparazio­ne, lì è rimasto.

Artisti preferiti: Bono Vox. Però solo quello recente.

Giornalist­a preferito: Claudia Fusani. Che forse non è neanche una giornalist­a. Quindi è perfetta.

Scrittore preferito: Massimo Recalcati. Anche se non lo si è mai letto. Soprattutt­o se non lo si è mai letto.

Momento più bello della vita. Cenare a Eataly a lume di candela con Gozi, ascoltando Il Volo e riguardand­o Dirty Dancing, magari immaginand­o che “Baby” sia Alessia Morani e Patrick Swayze quel rubacuori impenitent­e di Genny Migliore.

RIECCO LA LEOPOLDA Siamo in grado di anticipare i requisiti che Renzi, l’Amena Lince Goffa di Rignano, chiederà ai suoi devoti sudditi

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