L’arrestato post-urne diventa scrittore Cateno De Luca: “Racconto il mio calvario”
Era ai domiciliari fino a quattro giorni fa
lo ricandida, e poi Renzi, e poi ancora Berlusconi, quando, dopo l’arresto il ras di Messina lascia i democrat e trasloca in Forza Italia. Passando per i governatori. Il “rivoluzionario” Saro Crocetta, e il “fascista galantuomo” Nello Musumeci. Non voglio i voti degli impresentabili, tuonò sulle piazze, ma i voti dei Genovese gli sono serviti eccome.
We are the champions. E hanno ragione. Francantonio, nonostante la condanna, è ancora deputato. Il Parlamento gli versa ancora stipendi e contributi e voi dovete pure chiamarlo onorevole. Lo stesso titolo che ora spetta al rampollo. Dovevate vederlo in campagna elettorale. Camicia arro- tolata, jeans, occhialini da studente americano. “Luigi ha un’esperienza che gli viene dalla sua famiglia”, disse di lui Gianfranco Miccichè. “Ho avuto trasmessi dei valori”, replica il ragazzo agli attacchi.
I VALORI sono quelli raccontati nelle carte dell’inchiesta che lo vedono imputato assieme al padre. Per il resto la pantofola di famiglia è al sicuro, pronta a ricevere altri baci eccellenti. Solo un uomo non la baciò mai. È un tipo strano, buddhista e pacifista, uno che si incatena ai piloni dei ponti. Si chiama Renato Accorinti e nel giugno di 4 anni fa si mise in testa di diventare sindaco di Messina. Non aveva un partito, ma riuscì a battere Felice Calabrò, l’uomo di Francantonio. Quella fu la prima volta che i Genovese furono sconfitti. ▶IL DEPUTATO
regionale neo eletto dell’Udc, Cateno De Luca, indagato per evasione fiscale, ha deciso di scrivere un libro sul suo “calvario giudiziario”, per la precisione un instant-book edito da Armando Siciliano. La prefazione del libro, sarà a cura dell’avvocato Carlo Taormina, uno dei suoi legali. A svelarlo è proprio il deputato su Facebook. Il volume, che è in fase di redazione, si intitolerà La Lupara giudiziaria, storia del calvario giudiziario di Cateno De Luca. L’8 novembre, il parlamentare dell’Udc è finito ai domiciliari con l’accusa di evasione fiscale nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Messina. Tre giorni fa il gip Carmine De Rose ha sostituito la misura degli arresti con quella interdittiva del divieto di esercizio di po- sizioni apicali negli enti coinvolti nell’inchiesta. Per il giudice sussistono i gravi indizi di colpevolezza ma si sono affievolite le esigenze cautelari. Pochi giorni fa De Luca è stato assolto in primo grado per il sacco di Fiumedinisi. Dopo aver saputo della revoca dei domiciliari, il deputato disse davanti al Tribunale, che questo è “un sistema in cui ai magistrati non si può dire che hanno fatto una minchiata”, con pm che “infangano e falsificano la giustizia”. Poi ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Messina: “Se la città mi vuole io ci sono”. Adesso, su Facebook, De Luca dà appuntamento per domani ai suoi sostenitori in piazza Duomo a Messina: “Vi assicuro che comunque parlerò e comunicherò i programmi per i prossimi giorni”, ha detto in un video messaggio.