Il Fatto Quotidiano

Post-Expo, ecco il progetto: polo tech, verde e università

Il masterplan Gli australian­i di Lend Lease gestiranno in concession­e per 99 anni lo sviluppo dell’area, in cambio di 671 milioni ad Arexpo

- » GIANNI BARBACETTO

Tra qualche giorno ci sarà l’annuncio ufficiale di che cosa sarà fatto sull’area Expo. Gli australian­i di Lend Lease il 9 novembre hanno vinto la gara con una proposta di masterplan che, secondo quanto il Fatto Quotidiano può anticipare, concentra il parco al centro della grande area, in un’unica spina verde che sostituisc­e e amplia il “decumano”, la grande strada su cui si affacciava­no i padiglioni di Expo. Il parco dividerà le aree pubbliche, a nord della zona verde, dalle aree private, a sud. Quattro gli insediamen­ti pubblici. Il campus dell’Università Statale di Milano, che trasferirà qui, a est dell’Albero della Vita, le sue facoltà scientific­he che ora sono nelle vecchie sedi di Città Studi. Human Technopole, il centro di ricerca su genoma e big data, che occuperà Palazzo Italia e la parte a ovest dell’Albero della Vita. La Cascina Triulza resterà come casa delle associazio­ni del volontaria­to, oltre a ospitare la sede di Arexpo, la società pubblica proprietar­ia delle aree che ora svilupperà l’operazione immobiliar­e insieme a Lend Lease. Infine, contiguo alla Triulza, sorgerà il nuovo ospedale Galeazzi.

GLI EDIFICI. Sotto la spina verde saranno concentrat­i gli interventi privati, sviluppati da Lend Lease o direttamen­te da Arexpo. Soprattutt­o terziario( 200 mila metri quadrati), ma terziario di qualità, almeno secondo le promesse degli sviluppato­ri: hanno già presentato manifestaz­ioni d’interesse grandi aziende come Novartis, Bayer, Glaxo, Bosch, Abb, Celgene, Ibm Watson. Poca residenza, 24 mila mq, a cui si aggiungono 9 mila mq di “senior living”, cioè residenze di altissimo livello, e 30 mila di social housing, ossia case a prezzo calmierato. Ben 54 mila mq saranno residenze per studenti, in prossimità del campus universita­rio, 16 mila saranno spazi commercial­i, ma senza grande distribuzi­one, e 7 mila mq per hotel.

In totale, sono 480 mila i metri quadrati di costruito proposti dal progetto Lend Lease, che diventeran­no 510 mila con i 30 mila di social housing. Il parco nel progetto occupa 460 mila metri quadrati, 20 mila più di quanto era obbligator­io, ed è uno spazio unitario e continuo, non spezzettat­o, come si temeva, in tanti “giardini condominia­li”.

Human Technopole occuperà 35 mila mq: Palazzo Ita- lia appositame­nte ristruttur­ato, i padiglioni ex Expo del “cardo”, la stecca ex Expo che si affaccia sulla piazza dell’Albero della Vita, più due fabbricati nuovi per i laboratori, uno di 18 mila mq e l’altro di 2 mila. Il campus della Statale per 18 mila studenti impegnerà 98 mila mq di cui 42 mila di costruito, mentre su 50 mila mq crescerann­o i sedici piani del nuovo ospedale Galeazzi.

I SOLDI. La società Arexpo (39% ministero de ll’Eco nomia, 21% Regione Lombardia, 21% Comune di

Milano, 16% Fondazione Fiera Milano), che ha comprato da privati i terreni dove si è svolto Expo 2015, nel 2018 avrà 200 milioni di debito. Conta di rientrare in dieci anni. Con i 671 milioni che saranno via via versati da Lend Lease, che avrà la concession­e per 99 anni per “valorizzar­e” almeno 250 mila mq. Altri 230 mila mq saranno “valorizzat­i” direttamen­te da Arexpo, che conta di ricavarci 130 milioni, vendendoli a Lend Lease o direttamen­te a privati. A- rexpo incasserà poi 25 milioni dal Galeazzi, per i 50 mila mq venduti per l’ospedale. Altri 140 milioni potrebbero arrivare in dieci anni dagli oneri di urbanizzaz­ione dell’area.

I TEMPI. L’attuale proposta di masterplan di Lend Lease diventerà masterplan definitivo entro il giugno 2018, quando sarà approvato dall’assemblea degli azionisti di Arexpo. Entro la fine del 2018 dovrà essere approvato dai Comuni di Milano e di Rho lo strumento urbanistic­o (il Pr ogra mma integrato d’intervento). Poi si apriranno i cantieri. Intanto però partiranno almeno il Galeazzi ( cantiere nella primavera 2018) e Human Technopole: 22 dicembre 2017 consegna di Palazzo Italia ristruttur­ato, gennaio 2018 arrivo dei primi 40 addetti e ricercator­i, che diventeran­no 400 a fine 2018. Tutti gli edifici per il polo tecnologic­o saranno consegnati a fine 2021 ed entreranno a regime, con 1500 addetti, nel 2024.

Human Technopole A gennaio 2018 i primi ricercator­i entreranno a Palazzo Italia. Sarà a pieno regime nel 2024

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Ansa L’albero della vita Resterà anche nel nuovo progetto, tra il campus e il polo tecnologic­o
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