Deputata dem sotto inchiesta: “Raccomanda la baby-sitter”
“Fa da segreteria a Peppe e Camilla Sgambato, è impossibile, se la sono dimenticata, ce la metto io”! È il 4 marzo 2015 ed è in corso la compilazione della short list di figure professionali per i servizi che dovrà erogare l’Ufficio di Piano dell’Ambito Sociale del casertano. Le cimici nascoste della Procura di Santa Maria Capua Vetere ( Caserta) ascoltano due funzionari chiacchierare sui criteri di selezione. Ovvero, sulla spartizione politica dei contratti a tempo determinato. Come è possibile che quel nome così vicino alla signora Sgambato, deputata Pd, il partito dominante su quel territorio, non sia in lista? Anche perché “questi è tutto Sgambato, però stamattina mi sono reso conto che è venuta a fare il colloquio babysitting, e io mi meraviglio come mai questa persona non sta qua dentro... A. U. sai chi è A. U.?... è la babysitter di…”. Della signora Sgambato, per l’appunto. Per questa segnalazione, la parlamentare è stata iscritta nel registro degli indagati per abuso d’ufficio. Stessa sorte per l’ex segretario del Pd di Caserta ed ex sindaco di Parete, Raffaele Vitale. Lui e Sgambato avrebbero raccomandato la stessa persona all’ex sindaco Pd di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Di Muro per farla entrare a far parte dell’Ufficio di Piano.
Di Muro è finito di nuovo in carcere, è nei guai per un’inchiesta sui servizi sociali oggetto di lottizzazioni politiche e clientele elettorali culminata ieri in sette misure cautelari. Si era già fatto otto mesi dietro le sbarre – ed è sotto processo – per un’altra indagine della Procura anticamorra di Napoli intorno al progetto di Palazzo Teti Maffuccini, che aveva lambito il presidente del Pd Campania Stefano Graziano, poi prosciolto da ogni accusa. “Sono serena perché non ho fatto nulla – dice Sgambato – voglio chiarire al più presto”.