Chi voti fra Silvio e Di Maio? Il gioco della torre continua
Intanto nuovo processo per B.
Al governo vedrebbe meglio il giovane e poco conosciuto aspirante premier dei 5Stelle o il vecchio Caimano di lungo corso, famoso per fatti e (soprattutto) misfatti? Il gioco “della torre”, cui si è prestato volentieri il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari, rispecchia gli equilibri descritti nei sondaggi, trasformandosi in un giudizio politico su un nuovo bipolarismo: quello tra Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi che sta coinvolgendo intellettuali, opinion maker e politologi. Ecco cosa hanno risposto al Fatto.
Curzio Maltese
Meglio i 5Stelle senza se e senza ma. Ho raccontato per 20 anni che Berlusconi sarebbe stato la rovina, il collasso e il declino del Paese. Mi pare che sia andata così. Tra lui e Di Maio non c’è paragone. Il vero merito che ha avuto questo dibattito è stato chiarire che ormai il Pd è fuori dai giochi e la contesa è tra Forza Italia e Cinque Stelle. Spero che questo non significhi l’ennesimo ritorno di Berlusconi.
Furio Colombo
Considero impossibile votare per Berlusconi, le ragioni ce le ha date lui stesso con disastrosi e vergognosi governi. Tutte le risorse giornalistiche che ho avuto a disposizione le ho usate per combatterlo e sono stato sconfitto, non da Berlusconi ma dal Pd. E non potrei votare per chi non mostra il minimo rispetto per i diritti umani ed è il caso di Luigi Di Maio, che ha definito “taxi di mare” le navi del volontariato che salvano i profughi dall’annegare.
Luisella Costamagna
Tra Berlusconi e Di Maio nessun dubbio: Di Maio tutta la vita. Su chi governa meglio, tra il certo e l’incerto, la certezza dell’ex Cavaliere la conosciamo molto bene. Le parole di Scalfa- ri? Purtroppo non sono uno scherzo e da fan della coerenza le trovo imbarazzanti: rinnega la storia di un giornale che faceva le dieci domande di D’Avanzo e dei lettori che lo compravano per quello. Spero che nelle prossime ore non ci si al’ endo rsementpu re della B oc cassini perché altrimenti mi dimetto da italiana.
Maurizio Belpietro
Preferisco non partecipare al sondaggio, è un dibattito surreale: uno può essere candidato e l’altro no, quindi...
Sergio Cofferati
Meglio Di Maio. Gli italiani hanno già provato cosa significhi Berlusconi. Hanno già conosciuto la sua idea della politica, del governo, del potere. Da uomo di sinistra, non posso che augurarmi che non torni presidente del Consiglio. Non condivido le idee di Di Maio, ma non ha ancora dimostrato di poter essere così dannoso per l’Italia.
Selvaggia Lucarelli
Scelgo Di Maio. Silvio deve ripassare il codice penale. Luigi al massimo qualche libro di grammatica e di geografia.
Gianfranco Pasquino
Se fossi costretto a questa scelta in un collegio uninominale, non avrei dubbi: tra i due voterei Di Maio. Se devo decidere tra il vecchio che conosco bene e il nuovo che conosco poco ( ma che almeno garantisce di creare un po’di movimento nel sistema politico italiano) preferisco il secondo: credo che il sistema italiano avrebbe comunque pesi e contrappesi per impedire a Di Maio di uscire dal seminato istituzionale.
Nadia Urbinati
Mi asterrei. Certo sono sempre stata critica verso quello che un tempo si chiamava il patrimonialismo. Di Berlusconi, che sia anziano e fuori dei giochi non lo assolve da quello che ha fatto al governo. Di Maio è un outsider completo, qualche volta fa gaffe micidiali, altre volte è capace di grandi astuzie.
Paolo Maddalena
Le rispondo in modo indiretto. Io voterei chi ha un concetto produttivo e non predatorio dell’economia come dice la Costituzione, basato sulla redistribuzione del reddito in una visione keynesiana e non neoliberista. Voterei chi mette in primo piano la nazionalizzazione delle aziende in crisi, la creazione di una banca pubblica e assicuri il lavoro, soprattutto ai giovani.
Scalfari? Spero non ci sia l’endorsement pure della Boccassini perché mi dimetto da italiana
LUISELLA COSTAMAGNA