Il Fatto Quotidiano

Black Friday Boschi: fa disastri sui collegi e Ghizzoni è in arrivo

Troppi seggi a rischio, Renzi furioso. E il banchiere parlerà di Etruria

- MARRA E MELETTI

Anche al segretario Pd non è piaciuta la suddivisio­ne: “Vi rendete conto che il collegio di Rignano è in quello plurinomin­ale di Livorno?”. E ora in Parlamento ritorna il fantasma dei parenti di Maria Elena

Icollegi elettorali sono stati disegnati dall’Istat in modo “meraviglio­so”. Matteo Renzi sul treno che lo sta portando alla Leopolda ironizza. La battuta la fa due, tre volte. Sta passando per Rignano e dunque la spiega così: “Vi rendete conto che il collegio di Rignano è in quello plurinomin­ale di Livorno? Comodo, no? Se mi candido a Rignano sono capolista a Livorno, è meraviglio­so. L’Istat ha attaccato Rignano a Livorno anziché a Firenze”. E insiste: “Dove mi candido? A questo punto non lo so...”.

NEL SUO più classico modo, il segretario del Pd annuncia che darà battaglia perché il disegno dei collegi – approvato dal Consiglio dei ministri giovedì sera e trasmesso alle commission­i competenti (le Affari costituzio­nali) di Camera e Senato – venga modificato. Come previsto dal Rosatellum 2.0, le Commission­i devono dare un parere solo consultivo, entro il 9 di-

Chi rischia

Molti pezzi grossi hanno paura di restare fuori, tra di loro c’è anche Pittella in Basilicata

cembre. “Però, storicamen­te, il governo ha sempre accolto i suggerimen­ti del Parlamento”, dice il capogruppo dem, nonché padre della legge, Ettore Rosato.

Si annunciano grandi trattative. Con il Pd in prima linea: modificare il disegno di un collegio in un modo piuttosto che in un altro, significa favorire un partito rispetto a un altro. La situazione ha del paradossal­e, visto che a gestire tutto il lavoro sono stati dall’inizio gli uffici della Sottosegre­taria, Maria Elena Boschi, detti “Chigi 2”. Il disegno dei collegi è stato fatto da una commission­e presieduta dal presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, della quale facevano parte alcuni esperti. Una parte di loro già da tempo lavorava informalme­nte con gli uffici della Bo- schi, che stavano gestendo la vicenda. I collegi sono stati rifatti sulla base di quelli del Mattarellu­m del ’93. Con aumento degli eletti per Lombardia, Veneto ed Emilia e una riduzione per Basilicata, Molise e Sicilia.

Il problema, però, per i renziani, non è il numero, ma il disegno. Il lavoro della commission­e era stato presentato alla Boschi nella notte di martedì. La Sottosegre­taria aveva notato una serie di cose che non tornavano, dal suo punto di vista, soprattutt­o in Toscana (roccaforte del renzismo) e in Sicilia, Lazio, Umbria e Marche. Quindi ha cercato di inserire delle modifiche. A quel punto si è opposto Marco Minniti, che in quanto titolare del Viminale rischiava di metterci la faccia. Il Cdm ha ap- provato lo schema della commission­e tecnica, non senza una relazione del governo, (predispost­a dalla stessa Sottosegre­taria) trasmessa ieri alla Camera, che la dice lunga: “Le soluzioni prescelte sono state valutate dal governo e, pur avendo individuat­o in alcune di esse elementi che si prestano a valutazion­e diversa da quella effettuata dalla Commission­e, ha ritenuto comunque di sottoporre all’esame parlamenta­re la determinaz­ione dei collegi elettorali che discende dalla proposta”. Spiegazion­e: “Tali elementi suscettibi­li di diversa valutazion­e riguardano circoscriz­ioni in cui la Commission­e si è trovata nell’impossibil­ità di fare ricorso ai collegi uninominal­i del Senato del 1993, oppure, per il cambiament­o demografic­o di singoli collegi”. E dunque: “In questi casi, gli interventi della Commission­e hanno alla base uno spiccato carattere valutativo”.

SEGUONO esempi su dove bisognereb­be rimettere le mani. “L’aggregazio­ne dei collegi uninominal­i è stata effettuata accorpando collegi di province diverse, come Prato e Firenze, separando collegi appartenen­ti alla stessa città metropolit­ana come Empoli”, per dire. I tecnici hanno presentato la loro relazione nella quale motivano ogni scelta. Pare che sia stato determinan­te l’apporto di alcuni professori, arrivati nella seconda fase, quella formale. Rivolta nel Pd contro la gestione-Boschi: a rischiare sono moltissimi. Uno su tutti, Gianni Pittella, che si è visto accorpare il suo collegio in Basilicata con il territorio di Matera. In serata Rosato prova a minimizzar­e: “Da Renzi solo una battuta. Lavoreremo con gli altri partiti”. I quali - capita l’antifona - sono già in guerra.

I punti

I collegi sono stati disegnati da un gruppo di tecnici, alcuni dei quali hanno lavorato negli uffici “Chigi 2” di Boschi Il disegno non convince il Pd e la stessa sottosegre­taria, che ha proposto di modificarl­o in Consiglio dei ministri; a questa soluzione si è opposto Minniti Ora il Pd spera di cambiare il disegno sulla base delle indicazion­i del Parlamento

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Ansa Maria Elena Boschi e il segretario del Pd Matteo Renzi
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Il sottosegre­tario e il fu premier

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