Il Fatto Quotidiano

Il mistero della manina pro-badanti nel fondo per l’assistenza familiare

Nell’emendament­o già approvato compaiono firme e modifiche

- » LUCIANO CERASA

Il

Pd non avrà il voto delle badanti. Questa è la storia di una fake news che nelle intenzioni della “manina” che l’ha confeziona­ta doveva diventare legge dello Stato. Parliamo di una girandola di emendament­i, modificati con firme che entrano e escono dal sito del Senato, che è sfociata nell’istituzion­e del fondo per i “caregiver ”, coloro che assistono un familiare bisognoso di cure a lungo termine.

ATTIVITÀ DI CURA, “non profession­ale”, come specifica il testo originale dell’emendament­o approvato dalla Commission­e bilancio del Senato e che la senatrice che l’ha presentato, Laura Bignami, ex Movimento 5 Stelle e ora al gruppo misto, ha dovuto difendere con le unghie e con i denti, al punto da minacciare di rivolgersi in Procura. “Manovra, arriva lo sconto fiscale per chi ha bisogno di badanti” titola il 27 novembre scorso LaStampa.it per annunciare il popolare provvedime­nto che ha raccolto un consenso unanime, al punto che Repubblica.it riferisce che “centinaia di senatori hanno aggiunto le loro firme”. A ruota danno la stessa interpreta­zione qualche testata Rai e altri siti. Al Senato qualcuno storce il naso e sui socialprec­isa: nel testo non vi è traccia di fondi e sconti fiscali per chi utilizza badanti. E i titoli vengono corretti.

L’EMENDAMENT­O approvato all’unanimità in Commission­e e contrasseg­nato dalla numerazion­e 30.0.2 T4 (testo quarto), prima firma Bignami, ultima Tocci, è in realtà il frutto di successive versioni. Nella formulazio­ne T2 effettivam­ente si era introdotto nel profilo del ca regi ve ranch e quello della badante, ma era stato superato. Nella notte spuntano sotto gli emendament­i già pubblicati sul sito del Senato 30.0.2, 30.02 T2, 30.0.2 T3 le firme (le maiuscole cor- rispondono all’originale) PARENTE, D’Adda , FAVERO, ICHINO, SPILABOTTE (tutti senatori del Pd).

Una volta votato, il testo non può essere modificato e non possono essere aggiunte firme. Il giorno

28 il viceminist­ro Morando propone un “coordiname­nto formale” in Commission­e alla Bignami per modificare la copertura finanziari­a dei 20 milioni di euro stanziati. Bignami accetta a patto che non si cambi altro, il governo conferma e tutto procede. Si scoprirà poi che questo testo 30.0.2 T5 non cambia solo la copertura ma recupera integralme­nte il te- sto Angioni 30.0.3 T2, che rende il fondo subito disponibil­e e apre alle famose badanti. La Bignami se ne accorge, va in Commission­e e tira giù le pareti. Morando chiede spiegazion­i: chi lo ha scritto? Nel nuovo testo 5 la manina sconosciut­a ha variato anche le firme. Spariscono Zavoli, Angioni, Endrizzi, Padua, Anitori, Boccardi e Azzollini ma restano tutte le altre e in maiuscolo PARENTE, D’Adda (minuscolo) , FAVERO, ICHINO, SPILABOTTE. Alla fine verrà rivotato il testo della Bignami, con la nuova copertura.

Chi l’ha scritto? Il testo rivisto quattro volte per allargare la platea dei beneficiar­i dei contributi

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Ansa Beatrice Lorenzin
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