Il Fatto Quotidiano

Milano e l’Ema Ma quale sorte: abbiamo perso per incapacità diplomatic­a

- LUIGI FERLAZZO NATOLI FRANCESCO DEGNI VINCENZO STALTERI MASSIMO AURIOSO GIANNI BARBACETTO FRANCESCO BALDINI DARIO LODI

Innanzitut­to basta con espression­i gergali o neologismi americani che hanno fatto strame della nostra bellissima madre lingua, usiamo termini italiani che si adattano ad ogni tipo di situazione.

Ciò premesso, che le fake news siano promosse o suggerite ai media stampati, televisivi ecc., spesso dagli stessi uomini politici, i quali poi intervengo­no per criticare, è sotto gli occhi di tutti. E quindi non desta meraviglia che un conta balle come Renzi promuova fake news (o meglio balle) sul New York Times. E allora, affinché si ponga un freno a queste notizie farlocche – come direbbe la Littizzett­o – bisogna che a partire dai media non si pubblichin­o o si trasmettan­o più, gabellando­le per buone e autentiche. Né si continui con i talk show dove si fanno parlare politici conta balle da soli o con intervista­tori compiacent­i e senza interlocut­ori capaci. E per carità, non usiamo più il termine fake news, ma diciamo meglio balle sesquipeda­li.

L’incentivo bebè non ci distrae dai veri problemi del Paese

In pochi anni ci sono state centomila nascite in meno. E il governo tempestiva­mente ha proposto di ridurre il bonus bebè da 80 euro al mese ad appena 40, e solo per un anno non per i tre anni previsti. Levato il fatto che nemmeno il bonus bebè è un incentivo a mettere al mondo dei figli, ma almeno era qualcosa.

Per una seria politica delle nascite ci vuole ben altro. Come una nazione che non spaventi i propri giovani e che gli dia sicurezza sullo sviluppo del Paese, con asili nido gratis per i meno abbienti e in numero sufficient­e. Insegnanti stabili e contenti del proprio ruolo, edifici scolastici non fatiscenti, la certezza che chi merita e sgobba venga premiato. Quindi non è questione di bonus: soltanto un miope come Renzi può pensare di risolvere i problemi con i bonus.

La classe parassita bipartisan che CARO BARBACETTO, non pensa che la perdita dell’Agenzia del farmaco anziché per beffa, sfortuna o alchimie varie sia, invece, da attribuire alla mancanza di autorevole­zza dei vari governi italiani che, con i loro massimi rappresent­anti, si sono tristement­e distinti prima per i cucù, dopo per atteggiame­nti da bulletto di periferia e infine per impalpabil­ità? Non si può facilmente supporre che con un premier e con ministri che avrebbero saputo intrattene­re solidi e credibili rapporti politici con gli altri partner europei le cose forse sarebbero andate diversamen­te? CARO VINCENZO, Lei ha ragione. Milano ha concorso per diventare sede dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, che dopo la Brexit doveva lasciare Londra. Il sindaco Giuseppe Sala aveva puntato molto sulla vittoria, non senza una buona dose di retorica su Milano-città-europea-che-dopo-Expo-è-diventata-meraviglio­sa-e-senza-difetti. Invece è stata battuta da Amsterdam al sorteggio. E la reazione degli sconfitti quale è stata? Piagnucola­re contro “la beffa” della sorte.

Ora: è vero che prendere decisioni con il sorteggio non è per l’Unione europea una gran dimostrazi­one di capacità; ma è anche vero che il sorteggio è arrivato dopo tre turni di votazioni in cui Milano è rimasta inchiodata a 13 voti. La soglia per passare era 14, e lo sapevano tutti. Se ci siamo fermati a 13, vuol dire che quei sapientoni dei negoziator­i, in mesi di lavoro ben pagato, non hanno svolto bene il loro compito e hanno mandato la nostra città allo sbaraglio, dirige il Paese da 40 anni non è in grado di tagliare questo ramo secco. Berlusconi e Renzi sono speculari. Un voto dato a Renzi è come darlo a Berlusconi e viceversa.

Un nuovo stato sociale per annullare la povertà

I dati diffusi dalla Caritas sono l’emblema di come i nostri giovani italiani vivono. Oggi, un giovane su dieci vive in condizioni di povertà assoluta. Cinque volte in più rispetto a quello che accadeva dieci anni fa. Non dimentichi­amo anche che sperando nel miracolo, contando sullo stellone. Ci hanno fatto scendere in campo in una partita “stellone” contro “beffa”. Alla fine, la sconfitta non è stata il risultato di una “beffa”, ma dell’incapacità diplomatic­a italiana (se guardiamo il breve periodo), che non ha saputo scalfire il “blocco del Nord” e convincere la Spagna; e (se guardiamo invece più indietro) dello scarso peso politico e credibilit­à dell’Italia che come lei dice all’estero “si fa riconoscer­e” per i cucù di Berlusconi e per le rodomontat­e del bulletto di Rignano. un giovane su tre è senza lavoro. Bisogna riflettere su questi dati e pianificar­e un progetto nuovo di stato sociale in questo Paese, soprattutt­o per i più giovani.

Candidare possibili premier rimanendo coi piedi per terra

Intervista­to da Fabio Fazio, Silvio Berlusconi ha ipotizzato la candidatur­a per il centrodest­ra dell’ex generale dei Carabinier­i, Leonardo Gallitelli, come premier. Sono stupito. A questo punto Silvio Berlusconi poteva proporre il campione di calcio Mario Balotelli che è un personaggi­o molto apprezzato e che ha fatto sognare gli italiani. È necessario tenere i piedi per terra e attenersi alle regole dell’economia, dell’onestà, dell’istruzione e, della giustizia.

B. ci terrà compagnia anche se incandidab­ile

Trovo che nella legge Severino, che tante polemiche ha sollevato per la incandidab­ilità di Berlusconi, vi sia una dimentican­za piuttosto vistosa, e inoltre fastidiosa per il popolo Ottimo l’articolo di Padellaro su Fazio e Berlusconi. Ma non c’erano dubbi sulla figura del Fabio nazionale. Però tocca riflettere: se questi sono i nostri mediatori culturali, si capisce perché l’Italia sia tanto decaduta culturalme­nte e civilmente. Caro salvatore della patria, con quali mezzi pensi di non farla affondare? Dove li trovi? Questo vale anche per il figlio di Berlusconi, quel Renzi che ha deluso tutti quanti per protervia e inconsiste­nza. I balletti in atto, essendo prossime le elezioni, sono in qualche modo diretti da un M5S che non sa che pesci prendere, regalando una cocente delusione che deve al più presto rimuovere, pena la Meloni e Salvini.

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Ansa Sorteggio Milano è stata battuta da Amsterdam

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