“Si è sentito abbandonato dal suo Paese”
Il giornalista spiega perché l’ex criminale di guerra si sia immolato
“Non
è stato il pensare o ripensare alle proprie responsabilità, ma forse al fatto che nessuno da Zagabria ha tifato abbastanza per lui”.
Cercare di interpretare con il politico, scrittore e giornalista Demetrio Volcic il suicidio in diretta del generale croato Slobodan Praljak è affascinante e intrigante come riescono a essere solo certi romanzi ambientati nel periodo della Guerra fredda. “Praljak forse parlava con i suoi a Zagabria, visto che il Tribunale gli ha mai negato collegamenti telefonici, qualcuno gli poteva aver promesso che lo avrebbe salvato”, prosegue l’analisi il corrispondente per oltre 40 anni dall’Europa dell'Est.
“Ma nessuno del governo croato mi risulta sia mai andato in America, magari durante la presidenza Obama, a perorare la sua causa”.
Lei pensa che l’uomo abbia dun- que ingerito il veleno procurandosi la morte perché si è sentito tradito?
No, direi che questo è eccessivo. Però questa sentenza, giunta dopo molti anni, arriva a distanza di pochi giorni dalla condanna all’ergastolo dell’ex generale serbo Ratko Mladic (il boia di Srebrenica ndr).
Perché un uomo decide di suicidarsi per una condanna di soli 20 anni?
I Balcani sono un altro mondo. E forse c’è stato il tentativo di chie- dere a questo Tribunale una giusta condanna che potesse in qualche modo portare pace tra le due nazioni: quella croata e serba.
Slobodan Praljak ex generale, 72 enne, che aveva combattuto sia con croati di Zagabria che i secessionisti della Bosnia Erzegovina. Condannato come autore della distruzione del ponte di Monstar – bombardato dai miliziani ai suoi ordini. Durante una guerra che costò la vita di 100 mila civili. Monstar, la città dove poco tempo dopo la distruzione del ponte – costruito cinque secoli prima dagli Ottomani – nel 1994 vennero ammazzati anche i tre inviati Rai Marco Luchetta, Dario D’Angelo e Alessandro Ota.
Volcic si dice “quasi certo che domani a Zagabria ci saranno manifestazioni nazionaliste, antiserbe e contro l’Occidente. Diranno hanno ammazzato uno di noi”. Non è servito arrivare all’indomani: già poche ore dopo la notizia del suicidio da Zagabria, il premier croato Plenkovic esprimeva le condoglianze alla famiglia del generale Praljak. “Molte donne di ex generali protagonisti di quella guerra leggendo la stampa internazionale hanno abbandonato questi uomini”, afferma all’improvviso Demetrio Volcic. Una frase che non ti aspetti. Un’interpretazione della realtà alla quale non avevi neppure lontanamente pensato.
e.reguitti@ilfattoquotdiano.it
Molte donne di ex alti ufficiali protagonisti di quella guerra, leggendo la stampa internazionale, hanno abbandonato questi uomini