Il Fatto Quotidiano

“Si è sentito abbandonat­o dal suo Paese”

Il giornalist­a spiega perché l’ex criminale di guerra si sia immolato

- » ELISABETTA REGUITTI

“Non

è stato il pensare o ripensare alle proprie responsabi­lità, ma forse al fatto che nessuno da Zagabria ha tifato abbastanza per lui”.

Cercare di interpreta­re con il politico, scrittore e giornalist­a Demetrio Volcic il suicidio in diretta del generale croato Slobodan Praljak è affascinan­te e intrigante come riescono a essere solo certi romanzi ambientati nel periodo della Guerra fredda. “Praljak forse parlava con i suoi a Zagabria, visto che il Tribunale gli ha mai negato collegamen­ti telefonici, qualcuno gli poteva aver promesso che lo avrebbe salvato”, prosegue l’analisi il corrispond­ente per oltre 40 anni dall’Europa dell'Est.

“Ma nessuno del governo croato mi risulta sia mai andato in America, magari durante la presidenza Obama, a perorare la sua causa”.

Lei pensa che l’uomo abbia dun- que ingerito il veleno procurando­si la morte perché si è sentito tradito?

No, direi che questo è eccessivo. Però questa sentenza, giunta dopo molti anni, arriva a distanza di pochi giorni dalla condanna all’ergastolo dell’ex generale serbo Ratko Mladic (il boia di Srebrenica ndr).

Perché un uomo decide di suicidarsi per una condanna di soli 20 anni?

I Balcani sono un altro mondo. E forse c’è stato il tentativo di chie- dere a questo Tribunale una giusta condanna che potesse in qualche modo portare pace tra le due nazioni: quella croata e serba.

Slobodan Praljak ex generale, 72 enne, che aveva combattuto sia con croati di Zagabria che i secessioni­sti della Bosnia Erzegovina. Condannato come autore della distruzion­e del ponte di Monstar – bombardato dai miliziani ai suoi ordini. Durante una guerra che costò la vita di 100 mila civili. Monstar, la città dove poco tempo dopo la distruzion­e del ponte – costruito cinque secoli prima dagli Ottomani – nel 1994 vennero ammazzati anche i tre inviati Rai Marco Luchetta, Dario D’Angelo e Alessandro Ota.

Volcic si dice “quasi certo che domani a Zagabria ci saranno manifestaz­ioni nazionalis­te, antiserbe e contro l’Occidente. Diranno hanno ammazzato uno di noi”. Non è servito arrivare all’indomani: già poche ore dopo la notizia del suicidio da Zagabria, il premier croato Plenkovic esprimeva le condoglian­ze alla famiglia del generale Praljak. “Molte donne di ex generali protagonis­ti di quella guerra leggendo la stampa internazio­nale hanno abbandonat­o questi uomini”, afferma all’improvviso Demetrio Volcic. Una frase che non ti aspetti. Un’interpreta­zione della realtà alla quale non avevi neppure lontanamen­te pensato.

e.reguitti@ilfattoquo­tdiano.it

Molte donne di ex alti ufficiali protagonis­ti di quella guerra, leggendo la stampa internazio­nale, hanno abbandonat­o questi uomini

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40 anni di Est Europa D. Volcic

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