Monti il barbaro e lo spirto guerrier di cui già Foscolo
Bisogna confessarlo: il loden e quella faccetta innocua da umarellda decimo decile di reddito ci aveva spinto a considerarlo tutto sommato innocuo. E invece, mentre guarda il pareggio di bilancio, dorme, dentro Mario Monti, lo spirto guerrier di cui già Foscolo. Quest’uomo, da tutti ritenuto ingiustamente un moderato, è in realtà Conan il distruttore, lo Schumpeter col laticlavio. Martedì il nostro – da presidente dell’università privata sovvenzionata dallo Stato Bocconi – ha inaugurato l’anno accademi- co cedendo al suo lato barbarico: “Noi siamo dediti a una distruzione creatrice del passato per costruire un nuovo futuro”. E dire che nel 2012, come spiegò alla Cnn, si accontentava di “distruggere la domanda interna attraverso il consolidamento fiscale” (mandando in fumo, ha calcolato il Tesoro, 300 miliardi di Pil). Niente, adesso vuole distruggere addirittura il passato a favore di un “nuovo futuro”: ’sto futuro non arrivi che puzza già di passato, per carità, che Conan Monti s’incazza. Dunque cambiare, innovare e farlo “rapidamente e brutalmente”, affilava la clava il nostro dal palco, affamato di “competenza” e “concorrenza” (“merito” se l’è tenuto per gli auguri di Natale). Solo lo sguardo bonario della commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager gli ha impedito di sterminare il futuro lì, su due piedi, in quel di Milano: guardandola, Mario il barbaro, s’è ricordato di Mps, delle due venete, dell’Ilva, delle navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione... Allora ha taciuto, ansante ma felice: il futuro, d’altra parte, è già qui.