Renzi e Boschi, rispondete a 10 domande
Non solo Bankitalia: ecco le loro colpe Dalle pressioni su Unicredit alle menzogne su Mps fino alle riunioni segrete ad Arezzo coi banchieri amici
■Per i renziani la questione banche si è chiusa con la testimonianza in commissione del procuratore di Arezzo che ha scaricato tutto sul governatore Visco. Ma il leader Pd e il sottosegretario devono ancora spiegare molto
Per Matteo Renzi e Maria Elena Boschi la questione banca Etruria è chiusa con la testimonianza in commissione banche di giovedì del procuratore di Arezzo Roberto Rossi: è stata tutta colpa della Banca d’Italia. Ma ci sono ancora dieci domande alle quali la coppia renziana dovrebbe rispondere.
1. RENZI & BOSCHI. Tra il 3 gennaio e il 9 febbraio 2015 le azioni di Banca Etruria, allora quotata, sono salite del 57 per cento, come se qualcuno avesse saputo che anche quell’istituto sarebbe stato toccato dalla riforma delle Popolari approvata il 16 gennaio. Lei, Boschi, ne ha parlato con qualcuno, magari in famiglia? E lei, Renzi? Che cosa ha raccontato al procuratore di Roma Pignatone quando l’ha ascoltata in merito agli investimenti di Carlo De Benedetti, che sulle Popolari ha fatto 600 mila euro di plusvalenze grazie a un formidabile intuito o a qualche informazione privilegiata?
2. RENZI & BOSCHI. Vi siete tanto entusiasmati per le dichiarazioni del procuratore Rossi in Commissione banche, così funzionali alla vostra linea di difesa (cioè: è tutta colpa della Banca d’Italia). Non trovate che le parole di Rossi potrebbero essere condizionate dall’essere stato consulente del vostro governo fino al 31 dicembre 2015, proprio mentre indagava su Banca Etruria e su Pier Luigi Boschi?
3. BOSCHI. A che titolo lei, da ministro delle Riforme, partecipava a vertici tra banchieri nella sua casa di famiglia di Laterina, ad Arezzo? Come nel marzo del 2014 quando lì si sono riuniti l’allora presidente di Etruria, Giuseppe Fornasari, suo padre Pier Luigi, membro del cda, Flavio Trinca e Vincenzo Consoli, a capo di Veneto Banca, per discutere delle pressioni della Banca d’Italia su una fusione con Popolare di Vicenza. Lei conosceva quindi le reali condizioni dell’istituto in cui lavoravano suo padre e suo fratello, ha condiviso queste informazioni con i suoi colleghi di governo?
4. BOSCHI. A che titolo lei, priva di delega sui temi bancari, a inizio 2015 ha chiesto all’ad di Unicredit Federico Ghizzoni di intervenire per salvare Etruria, a poche settimane dal commissariamento richiesto dalla Banca d’Italia? Se non ha nulla da nascondere, sottosegretario Boschi, perché non chiede di essere audita dalla Commissione banche?
5. RENZI & BOSCHI. Perché il vostro governo ha atteso fino al novembre del 2015 per recepire la direttiva europea sul risparmio“con oltre dieci mesi di ritardo sul termine previsto di inizio 2015”, come osservòl’ agenzia Reuters? Dieci giorni dopo l’approvazione, avete dovuto usare quelle norme per azzerare azioni e obbligazioni subordinate di quattro banche, tra cui Etruria. Se aveste rispettato i tempi, molti risparmiatori avrebbero saputo per tempo che il loro investimento era diventato più rischioso. Cosa rispondete alle loro giuste lamentele?
6. RENZI. Il 22 gennaio 2016 a proposito del Monte dei Paschi, lei dichiarava: “Oggi la banca è risanata e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell’affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand”. Da allora il valore delle azioni della banca è crollato, poi è stata sospesa dalla Borsa e alla fine ha avuto bisogno di un intervento pubblico da 5,4 miliardi. Per quali ragioni lei ha dato un’informazione chiaramen- te falsa e fuorviante agli investitori?
7. RENZI. A che titolo lei ha deciso il cambio di amministratore delegato di Mps quando questa ancora era una banca privata? Nell’estate del 2016, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan comunicò al presidente di Mps, Massimo Tononi, che al posto di Giuseppe Viola doveva arrivare Marco Morelli, garante di un piano di ricapitalizzazione di mercato curato da Jp Morgan che poi è fallito. Padoan disse a Tononi: “Io adesso sto parlando a nome del presidente del Consiglio”.
8. RENZI & BOSCHI. Il governo Gentiloni giura al Quirinale il 12 dicembre 2016 e il 19 dicembre deve approvare un pacchetto di misure di intervento pubblico sul settore bancario da 20 miliardi, soprattutto per finanziare il salvataggio di quello che resta di Veneto Banca e Popolare di Vicenza, oltreché di Mps. Perché avete
La verità, per favore Ci fu la richiesta d’aiuto a Ghizzoni (Unicredit) del gennaio 2015 rivelata da De Bortoli? Ingerenze senesi
A che titolo l’ex premier decise il cambio di Ad al Monte per realizzare il “piano” di Jp Morgan?
fatto incancrenire i problemi invece di affrontarli durante la campagna referendaria? Il timore di perdere consensi era tale da mettere a rischio la tenuta del sistema bancario e i risparmi di migliaia di italiani?
9. RENZI & BOSCHI. Avete attaccato spesso il governatore di Bankitalia Visco. Perché non avete mai proposto una riforma dei poteri di vigilanza bancaria o della Consob che si occupa della Borsa?
10. RENZI. Come emerso in molti retroscena di queste settimane, mai smentiti dall’interessato, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a- veva comunicato da mesi al Quirinale e a Palazzo Chigi di non essere interessato a un secondo mandato. Poi è arrivata la mozione del Pd da lei ispirata che ne chiedeva la testa e, solo a quel punto, la riconferma di Visco è diventata inevitabile perché Quirinale, Bce e premier non potevano lasciare che un segretario di partito decidesse da solo il vertice di una Banca centrale indipendente. Si è trattato di una colossale ingenuità o di un atto di cinismo, perché a lei serviva un capro espiatorio a cui attribuire tutte le responsabilità dei disastri bancari, anche quelle del suo governo?