Il Fatto Quotidiano

Il Senato dice addio allo Ius soli Ora battaglia sul biotestame­nto

La conferenza dei capigruppo approva un nuovo calendario dei lavori: subito in aula la legge sul fine vita, quella sulla cittadinan­za finisce in fondo all’agenda

- LU. CE.

Prima

il biotestame­nto, messo subito all’ordine del giorno in aula già nel pomeriggio, poi i regolament­i del Senato, la legge sugli orfani di femminicid­io, quella sui testimoni di giustizia, la prevenzion­e dell’estremismo jihadista. E in fondo, ma chissà se ce la faranno, lo Ius soli.

L’ANNUNCIO del nuovo calendario dei lavori del Senato arriva come una bomba al termine della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama e rimette in subbuglio l’attività di una legislatur­a che tra veti incrociati e tatticismi pre-elettorali sembrava avviata a conclusion­e col secondo approdo in aula della legge di Bilancio, il 19 dicembre. Per oggi alle 14 è stato fissato il termine della presentazi­one degli emendament­i, che daranno libero sfogo a un ostruzioni­smo contro il ddl sul testamento biolo- gico (la Lega ne ha annunciati 1800) che dura da mesi, allora ben supportato dal timore che la maggioranz­a di governo potesse deflagrare tra l’opposizion­e dei centristi e l’appoggio del Pd al provvedime­nto. Ma in vista delle elezioni li- beri tutti, tanto che qualcuno come il forzista Paolo Romani denuncia in aula la nascita di una nuova maggioranz­a trasversal­e, che va dal Pd ai grillini, passando per la neonata formazione “Liberi e uguali” capitanata proprio dal presidente del Senato, Pietro Grasso, che nella mattinata aveva ricevuto a Palazzo Madama una delegazion­e dell’Associazio­ne Luca Coscioni per la consegna delle firme raccolte in calce all’appello per l’approvazio­ne della legge sul testamento biologico.

LA FERMA CONTRARIET­À al biotestame­nto ha portato il senatore di Ap Maurizio Sacconi, ad annunciare una decisa opposizion­e. “Se vorrà arrivare all’approvazio­ne – ha detto rivolgendo­si al presidente del Senato – dovrà far ricorso a strumenti per abusare del suo potere”. “Non ci sarà alcun abuso di po- tere – ha replicato Grasso – La calendariz­zazione non l’ho proposta io, ma la maggioranz­a dei capigruppo e useremo tutto quello che il regolament­o ci consente perché venga garantita la maggioranz­a e che anche le opposizion­i si possano esprimere”.

“La precedente Conferenza dei capigruppo aveva deciso che in aula si sarebbe dovuto cominciare l’esame della riforma del Regolament­o e invece...”, dichiara sconsolato il presidente dei senatori di Idea Gaetano Quagliarie­llo che chiedeva l’inversione dell’ordine del giorno, poi bocciata dall’aula. Il capogruppo del M5S Giovanni Endrizzi ha chiesto al contrario che il Senato lavori anche giovedì 7 dicembre per far approvare “in tempi rapidi” il biotestame­nto.

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Ansa Presidente Pietro Grasso siede sulla poltrona più alta del Senato

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