La risposta della Editoriale Il Fatto Spa
IL GRUPPO SORGENTE, non soddisfatto da un articolo del Fatto Quotidiano sui suoi difficili rapporti d'affari con l'Enasarco, ha scatenato un'offensiva intimidatoria nei confronti del nostro giornale e della nostra azienda, diffondendo un comunicato, e anche pubblicandolo a pagamento e con grande evidenza su un quotidiano di sua proprietà, che non smentisce una sola parola dell'articolo ma lo dipinge genericamente come “contenente falsità e omissioni”, “gravemente diffamatorio e lesivo della reputazione e degli interessi del Gruppo”, titolato in modo “violento quanto infondato”. Addirittura, si accusa il Fatto di falso per aver riportato un’affermazione di Alessandro Giuli, direttore di Tempi appena chiuso dal Gruppo Sorgente, che ha scritto su Twitter che il giornale è stato chiuso “senza aver pagato stipendi e contributi”.
Del contenzioso tra Sorgente ed Enasarco, di cui abbiamo dato notizia avendo come fonti solo documenti ufficiali, si stanno occupando due ministeri (Lavoro ed Economia), la Covip (commissione di vigilanza sui fondi pensione), la Consob, la Banca d'Italia, il Tribunale di Milano, la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza, come spiega esaurientemente uno dei nostri migliori giornalisti, Giorgio Meletti. Raccontando la storia Il Fatto ha esercitato esclusivamente il dovere di cronaca. Il Gruppo Sorgente di Valter Mainetti, invece, si sente in diritto di additare Il Fatto al pubblico ludibrio e monta una campagna diffamatoria affermando addirittura che “forti danni al Paese e alle persone vengono inflitti da falsità come quelle pubblicate dal Fatto“. Il nostro giornale, e i nostri giornalisti, vengono così accusati di montare ad arte notizie false.
A essere diffamato, in realtà, è proprio il Fatto Quotidiano e quindi valuteremo anche noi il ricorso alle vie legali. Così, davanti a un giudice capiremo davvero chi è il danneggiato e che cosa c'è di falso nell'articolo che ha fatto saltare i nervi al gruppo Sorgente Il Fatto non si tira certo indietro.
DOMENICA il Fatto Quotidiano pubblica un articolo a firma di Giorgio Meletti che racconta dei difficili rapporti d’affari tra il gruppo Sorgente e l’Enasarco
IERI sul Foglio il gruppo Sorgente ha diffuso un comunicato in cui al Fatto vengono contestate falsità e omissioni
4) Dice Mainetti: “In tutto il periodo di gestione del fondo Megas, Sorgente Sgr ha incassato una commissione pari a 32 milioni, comprese le commissioni corrisposte da Fondo Donatello, comparto David (precedente denominazione del Fondo Megas), rispetto ai 55 indicati nell’ar tic olo ”. All’Enasarco i 55 milioni risultano dalle schede di monitoraggio di MangustaRisk.
5) Falsa anche “l’immissione di capitale fresco per evitare il fallimento del Foglio”? Anche qui l’ha scritto lui, nella nota integrativa al bilancio 2016 della Musa, società che controlla Il Foglio, a pagina 8, dove si specifica che, a fronte delle perdite “si è reso necessario adottare i provvedimenti previsti dall’art. 2482 ter c.c.”. Costo: 1 milione di euro.
6) Poco più avanti, nella stessa pagina 8, si legge che “Tempiè un settimanale diretto da Alessandro Giuli e diffuso a livello nazionale (ogni giovedì in edicola), espressione di una comunità umana e ideale radicata nei valori della vita e della bellezza come manifestazione del sacro”. Poi Mainetti chiude Tempi, Giuli su Twitter gli dà del bugiardo e lo accusa di aver chiuso la manifestazione del sacro “senza aver pagato stipendi e contributi”. E Mainetti scatena la sua offensiva mediatica e giudiziaria contro il Fatto che riporta la notizia. Aiuto!
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