Il Fatto Quotidiano

Il genio viennese e la pruderie inglese

La censura britannica ai dipinti diventa uno spot alla mostra austriaca

- » STEFANO CASELLI

Cent’anni e non sentirli. È la forza dell’arte, sopravvive­re al tempo dopo aver assestato – in ossequio a uno dei suoi compiti principali – un calcio come si deve in mezzo agli occhi di chi guarda. Stupisce semmai che questo destino, nella nostra società dell’ipersesso permanente ed esibito, tocchi ai nudi di Egon Schiele.

Accade infatti in questi giorni, nelle metropolit­ane londinesi e alle fermate del bus di Colonia e Amburgo, che i manifesti pubblicita­ri della mostra con cui Vienna si appresta a celebrare i 100 anni dalla morte di uno dei più grandi pittori del XX secolo siano – un po’ comicament­e – bannati. Si tratta di Nudo maschile seduto ( autoritrat­to) del 1910 e de La ragazza con calze arancioni del 1914. Due dipinti dall’erotismo troppo spigoloso e disperato–il marchio dello stile dell’ allievo prediletto di Gustav Klimt – per poter essere mostrati.

RICEVUTO il rifiuto dell’azienda dei trasporti di Londra, l’ente del turismo di Vienna – come riportato dal New York Times – avrebbe proposto immagini a genitali pixelati ma – fortunatam­ente – anche questa soluzione non avrebbe incontrato il favore. Così, quella che avrebbe potuto a tutti gli effetti passare per ridicola censura, è diventata un gigantesco spot per “Egon Schiele, Espression­e e Lirismo”, la grande esposizion­e in programma al Leopold Museum a partire dal 23 febbraio. I viennesi, infatti, hanno reinviato le stesse opere, questa volta “inte grat e” da grandi riquadri bianchi con la scritta “SORRY, 100 years old but still daring today” (“Siamo spiacenti, hanno cento anni ma sono ancora troppo audaci”).

Una benedizion­e pubblicita­ria, corredata dall’immancabil­e ha stagh #DerKunstih­reFreieth (#All’ArteLaSuaL­ibertà ), slogan che riprende il celebre“Ad ogni epoca la sua Arte, ad ogni arte la sua libertà” ancora impresso sulla facciata del Palazzo della Secessione a Vienna, l’associazio­ne artistica che Schiele contribuì a fondare: “Ci siamo chiesti quanto il modernismo viennese potesse ancora essere disturbant­e oggi – dichiara al NYT Norbert Kettner, ad dell ’ Ente per il turismo di Vienna – A quanto pare per inglesi e tedeschi lo è ancora. Questa è la dimostrazi­one di quanto in anticipo fossero artisti come Egon Schiele”.

AL DI LÀ dei volani pubblicita­ri, il 2018 sarà un anno artisticam­ente speciale per Vienna. Non ricorre infatti soltanto il centenario della morte di Schiele, ucciso a soli 28 ani il 31 ottobre 1918 dall’epidemia di spagnola, ma anche di Gustav Klimt, il mentore di Schiele, morto nel febbraio dello stesso anno. Quest’ultimo sarà il protagonis­ta di Una scala per K li mt al Kunsthisto­risches Museum da 13 febbraio 2018.

 ??  ?? “Ci dispiace” La gentile presa in giro di Vienna, che ha rimandato i manifesti con questa scritta
“Ci dispiace” La gentile presa in giro di Vienna, che ha rimandato i manifesti con questa scritta

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy