Vaccini, la legge scritta dall’esperto delle aziende
Conflitti d’interessi Da un documento ufficiale dell’Ue emergono le collaborazioni tra il presidente dell’Istituto superiore di sanità Ricciardi e le multinazionali del farmaco
Pubblichiamo un estratto del nuovo libro di Giulia Innocenzi “Vacci-Nazione”, pubblicato da Baldini& Castoldi, da domani in libreria.
“Ho fatto presente alla ministra Lorenzin la situazione preoccupante in cui ci trovavamo, lei è stata molto reattiva e insieme abbiamo fatto la nuova legge”. Così Walter Ricciardi, nel settembre 2017 alla festa del Pd di Firenze, mentre rivendicava la sua parte da protagonista nella legge che ha imposto dieci vaccini obbligatori. Per lui, ci volevano tredici vaccini obbligatori: avrebbe aggiunto anche lo pneumococco, oltre all’a nti-meningococco B e C, contenuti nel decreto iniziale. E Ricciardi, in qualità di presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha partecipato anche al Piano nazionale sui vaccini, apripista della legge. Nel luglio 2014 Ricciardi è stato nominato commissario straordinario del principale ente di ricerca sulla sanità in Italia, l’Istituto Superiore di Sanità, e un anno dopo riceve la nomina, sempre dalla ministra Lorenzin, di presidente. Ma chi è Walter Ricciardi?
MEDICO E PROFESSORE universitario, siede in diverse commissioni di grande prestigio internazionale. Socio fondatore di Italia Futura di Montezemolo, si candida poi con Scelta civica di Monti, ma resta fuori dal Parlamento. Nell’audizione di Walter Ricciardi in Commissione affari sociali alla Camera, il deputato Massimo Enrico Baroni solleva alcuni problemi sul passaggio da commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità a presidente: “generalmente per tutte le nomine di commissario straordinario vige una inconferibilità successiva ad assumere l’incarico di presidente. Si richiama un recente orientamento dell’Autorità nazionale anticorruzione del 6 maggio 2015”.
Il parlamentare, inoltre, stila a Walter Ricciardi una serie di conflitti d’interesse per alcuni suoi incarichi presenti o passati: membro dell’European Steering Group sulla sostenibilità dei sistemi sanitari e relatore del Libro Bianco europeo, iniziativa finanziata dalla casa farmaceutica AbbVie; membro del Comitato scientico del Centro di Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale della Università Bocconi, che nel progetto Academy of Health Care Management and Economics collabora con la Novartis; responsabile scientifico del Primo Libro Bianco sull’Health Technology Assessment in Italia e del progetto ViHTA, iniziative finanziate da GlaxoSmithKline.
Ma questi non sono tutti i potenziali conflitti d’interesse di Walter Ricciardi. “In Italia se ne dichiarano meno di quanto si fa in Europa”, spiega Amelia Beltramini, giornalista scientifica. “Per un incarico assunto in Europa, Ricciar- di ha dovuto stilare la sua dichiarazione di interessi presso la Commissione europea in data 28 marzo 2013”. C’è un documento disponibile online dove si vede che l’attuale presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ha stilato gli HTA (Health Technology Assessment), cioè la valutazione dell’impatto sulla salute, di una serie di vaccini per le case farmaceutiche. Quindi ha fatto da consulente per: Novartis per il vaccino MenB (2012); Menarini per il vaccino Nebivololo (2012); Menarini per il vaccino Remimazolam ( 2012); IBSA per il vaccino Fostimon (2012); GlaxoSmithKline per il vaccino Belimumab (2011); Pfizer per il vaccino Enbrell (2011); Pfizer per il vaccino PCV13 ( 2011); Astellas Pharma per il vaccino Mycamine ( 2010); Amgen Dompè per il vaccino Prolia (2010); Wyeth Lederle per il vaccino Prevenar (2009); Novartis per il vaccino Lucentis ( 2009); Sano Pasteur per il vaccino Gardasil (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Syn orix (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino Lapatinib (2008); GlaxoSmithKline per il vaccino HPV (2007).
COMMENTA Amelia Beltramini: “Ha fatto da consulente per le case farmaceutiche sui loro vaccini, e poi ha detto che sono utili per gli italiani”. L’ultimo vaccino per cui Ricciardi ha fatto da consulente, quello contro il meningococco B, è stato poi inserito nel Piano nazionale sui vaccini, nonostante il parere contrario dei ricercatori dello stesso Istituto Superiore di Sanità di cui è oggi presidente. Anzi, Ricciardi avrebbe voluto quel vaccino nella lista di quelli obbligatori.