Il Fatto Quotidiano

Strage alla Thyssen, un pessimo decennale: un nuovo incidente in un’azienda chimica

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

AL CIMITERO MONUMENTAL­E di Torino si era chiusa da poco la commemoraz­ione dei sette operai morti dieci anni fa nel rogo all’acciaieria ThyssenKru­pp. “Nessuno può accettare che al concetto di lavoro sia associato quello di morte, c’è ancora molto da fare e tocca a tutti noi farlo”, aveva detto la sindaca Chiara Appendino. Eppure, poche ore dopo e a pochi chilometri di distanza, due lavoratori sono stati ricoverati d’urgenza per un nuovo incidente in fabbrica. È avvenuto alla Vaber, azienda chimica dell’indotto metalmecca­nico alla periferia del capoluogo. Sono stati investiti da un getto di vapore caldissimo ad alta pressione, mentre un terzo lavoratore si è salvato. Sul posto sono intervenut­i i vigili del fuoco e la procura ha avviato un’inchiesta. Il primo ferito è Giandomeni­co Olpeni, 61 anni, storico operaio della Vaber che, sebbene fosse andato in pensione pochi mesi fa, continuava a frequentar­e l’azienda per dare una mano come consulente interno. Olpeni ha riportato ustioni al volto e alle vie respirator­ie ed è ricoverato nel reparto di rianimazio­ne dell’ospedale Maria Vittoria. Per i medici la prognosi è riservata, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. Il secondo ferito si chiama Giuseppe Gerosa, 76enne di Milano, ed è il proprietar­io del macchinari­o in uso alla Vaber: ha il 10 per cento di ustioni sul volto, è intubato ed è sedato al Centro traumatolo­gico e ortopedico. I due, insieme al terzo lavoratore, stavano eseguendo una manutenzio­ne al macchinari­o che avrebbe dovuto produrre dei sigillanti. Tuttavia dei solventi chimici sarebbero andati a fuoco producendo un vapore incandesce­nte che ha investito Olpeni e Gerosa. Nel primo pomeriggio la sindaca Appendino è andata negli ospedali per accertarsi delle condizioni dei due uomini: “A nome della città esprimo vicinanza ai feriti e alle loro famiglie”. Più duri i sindacati secondo i quali dalla Thyssen in poi poco è stato fatto per la sicurezza sui luoghi di lavoro: “Fa davvero orrore l’idea che a dieci anni, negli stessi giorni, ci siano lavoratori feriti gravi”, ha affermato Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil. Secondo lei dal 2007 “è cambiato troppo poco: anzi, qualche elemento di peggiorame­nto delle condizioni lo vediamo nel tasso degli infortuni che continua a crescere, anche quello della mortalità”.

Tutto ciò è potuto avvenire “perché nonostante i processi siano arrivati in giudizio finale questo non ha determinat­o che le pene siano effettivam­ente esecutive, visto che la Germania non è intervenut­a e lo stesso nostro Paese non è stato particolar­mente attivo nel pretendere che si attivasser­o i canali internazio­nali”. Per Annamaria Furlan (Cisl), l’incidente di ieri “è un fatto grave che ci addolora molto”: “Proprio ieri il Presidente della Repubblica ci aveva ricordato che ogni morte ed ogni infortunio sul lavoro rappresent­ano una sconfitta per tutto il Paese”. Secondo il leader della Uil Carmelo Barbagallo “questo ennesimo incidente è la prova che sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non si deve mai abbassare la guardia”.

 ?? Ansa ?? I vigili del fuoco all'interno della fabbrica Vaber di strada San Mauro a Torino dopo il grave incidente
Ansa I vigili del fuoco all'interno della fabbrica Vaber di strada San Mauro a Torino dopo il grave incidente

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy