La tutor di Regeni interrogata a gennaio
Dopo i tentativi a vuoto della Procura nei confronti della professoressa di Cambridge
Potrebbe
essere interrogat a a g e n n a i o Maha Mahfouz Abdel Rahman, la tutor dell’Università di Cambridge della ricerca di Giulio Regeni, il giovane torturato e ucciso al Cairo. Ma il condizionale è d’obbligo perchè già a giugno scorso il pm italiano che indaga sull’omicidio, Sergio Colaiocco, era volato a Londra. Inutilmente. La professoressa Rahman durante la scorsa estate infatti si era detta disponibile a rispondere alle domande degli inquirenti, ma la mattina del 7 giugno ha chiesto di spostare l’orario, dicendo che si sarebbe presentata nel pomeriggio. Cosa che non è avvenuta.
LE È STATO ANCHE mandato un memorandum con gli argomenti che sarebbero stati affrontati durante l’interrogatorio e lei il 12 giugno ha inviato una mail alla polizia del Cambridgeshire, girata anche agli inquirenti italiani, non soddisfatti da quelle risposte. A giugno quindi il pm Colaiocco è tornato a Roma senza nulla in mano e adesso le trattative sono ripartite. La docente ha fatto sapere di essere disponibile, a causa di alcuni viaggi in programma all’estero, dal prossimo gennaio.
Ieri è stato il ministro degli Esteri Angelino Alfano a di- chiarare: “Ho parlato a lungo con Boris Johnson e mi ha detto che il giudice britannico ha accettato l’ordine di investigazione europeo e che quindi la tutor di Cambridge potrà essere interrogata. È un avanzamento significativo”.
PIÙ DISCRETA la procura di Roma che, con i carabinieri del Ros e con il Servizio centrale operativo ( Sco) della Polizia di Stato, da qualche mese ha avviato una collaborazione con gli investigatori del Cambridgeshire. In particolare, dopo la rogatoria del 9 ottobre scorso, la polizia inglese sta completando l’elenco degli studenti universitari che dal 2010 al 2015 si sono recati per motivi di studio al Cairo: per ora sono stati trasmetti 8 nominativi. I giovani saranno poi ascoltati.