Il Fatto Quotidiano

Pane e coraggio ci vogliono ancora. E Amnesty ne ha

- » IVANO FOSSATI

Un libro per i vent’anni di “Voci per la libertà”, festival legato ad Amnesty Internatio­nal che si svolge a Rosolina Mare (Ro). Pubblichia­mo il contributo di Ivano Fossati.

Quando ho avuto il desiderio di scrivere una canzone come Pane e coraggio sono partito da un’idea di semplicità e di chiarezza, volevo comporre qualcosa che si comprendes­se all’istante, senza tentativi poetici o “visioni d’ar tista”. Facile come una ballata tradiziona­le, di quelle scritte da non si sa chi, perché conoscerne l’autore non è nemmeno importante. Avevo ben presente che l’argomento migrazione già allora era delicatiss­imo e non si prestava, come non si presta (o non dovrebbe prestarsi) oggi, a manipolazi­oni di nessun genere. Dovevano essere poche immagini evocative, chiare come una foto su un giornale. Se mi sono sbagliato, se mi sbaglio tuttora non lo so. Così quando arrivò il premio di Amnesty Italia fu del tutto inaspettat­o. La canzone uscì nell’autunno del 2003, il premio venne nell’anno successivo. Per me significa tutt’ora che il mio lavoro non è mai stato solo cercare di andare in classifica, vendere dischi, farmi fotografar­e o apparire in tv. È la prova che qualche volta si può chiedere di più a se stessi. Anche una canzone può provocare riflession­i e in qualche caso non limitarsi a farci solo compagnia, entrando in una catego-

Voci per la libertà Il contributo del cantautore al libro di Amnesty, che verrà presentato sabato a Rovigo e domenica all’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini di Roma

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