Accordo tra Pd e Forza Italia sui collegi: favori a B., Renzi, De Luca, Pittella ecc.
Scambi Rignano torna con Firenze, no a modifiche in Lombardia
Nella tarda serata di mercoledì è arrivato a sorpresa l’accordo tra Pd e Forza Italia sui collegi del Rosatellum e, di conseguenza, anche il voto su alcune modifiche da proporre al governo da parte delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato. Non moltissime rispetto al disegno congegnato dalla commissione presieduta dal presidente dell’Istat Giorgio Alleva, ma tutte più o meno con nome e cognome.
ALLA BASE dell’accordo Pd-Forza Italia, ad esempio, c’è la scelta di evitare modifiche al disegno dei collegi in Lombardia: una esplicita richiesta dei berlusconiani, a cui evidentemente vanno bene così. I democratici, invece, hanno ottenuto alcuni cambiamenti al disegno originale – alcuni sensati, altri meno – richiesti da specifici leader o capibastone locali.
Il caso più ovvio e atteso riguarda il comune di Rignano sull’Arno, paese natale di Matteo Renzi, che insieme ad altri della zona ( come Pontassieve, dove l’ex premier risiede) tornano a essere accorpati con Firenze, mentre la commissione Alleva li aveva aggregati a Livorno scatenando le ire del leader democratico. “Per Roma però non sono intervenuti: si sono ritagliati i collegi su misura”, sbotta Loredana De Petris, capogruppo del Misto in Senato. Effettivamente Civitavecchia, che fa parte della città metropolitana della Capitale, è stato accorpato con Viterbo.
Ma ci sono casi più gustosi. Racconta Alfredo D’Attorre, deputato di Articolo 1-Mdp: “In Toscana si è spostato Castelfiorentino a Empoli, dove forse sarà candidato Luca Lotti. In Basilicata, invece, hanno staccato Melfi e Rionero da Potenza accorpandoli a Matera, per consentire l’unificazione dell’area d’influenza dei fratelli Pittella (uno governatore, l’altro capogruppo del Pse all’Europarlamento, ndr)”.
E NON È FINITA. Ancora D’Attorre: “A Salerno si accorpano San Severino e Fisciano alla città, per rafforzare le prospettive Pd dove probabilmente sarà candidato il figlio di Vincenzo De Luca”, ex sindaco di Salerno e oggi presidente della Regione”. E per restare in Campania, “nel collegio 1 si spostano comuni come Boscoreale e Boscotrecase, ora accorpati con Torre del Greco, sulla base di richieste di consiglieri regionali del Pd come Casillo e altri. Ci sono impronte pesantissime ed evidentissime sulle modifiche ai collegi del Rosatellum”.