Usa, la fake news di Biden “Putin dietro M5S e Lega”
Nero su bianco Sulla rivista americana Foreign Affairs, l’ex vice di Obama scrive: “Sforzi russi in corso per sostenere 5Stelle e Lega Nord alle prossime elezioni ”
L’accusa a stelle e strisce è in un pugno di sillabe: “La Russia ha compiuto passi per influenzare le campagne politiche in vari Paesi europei, inclusi i referendum in Olanda, Spagna e Italia (sulle riforme istituzionali)”. E c’è un’ombra anche sul futuro: “Un simile sforzo russo è in corso per sostenere il movimento nazionalista della Lega nord e quello dei Cinque Stelle in Italia, in vista delle prossime elezioni parlamentari”.
PENSIERI E PAROLE di Joe Biden, ex vicepresidente democratico degli Stati Uniti, messi nero su bianco in un articolo per la rivista di relazioni internazionali americana Foreign Affairs, firmato assieme all’ex vice-assistente segretario alla Difesa Michael Carpenter. A rilanciarlo ieri è stato un articolo de La Stampa, benzina per il conclamato inizio di campagna elettorale. Con il Pd che torna ad attaccare frontalmente M5S e Lega, già accusati nei giorni scorsi di condividere siti e social network per diffondere fake news, e invoca inchieste e commissioni speciali. Almeno fino in serata, quando Renzi precisa di non voler parlare di “complotti”. E i presunti imputati 5Stelle e Carroccio a ribattere proprio con quella parola che ormai è ossessione per la politica: “Biden diffonde fake news”.
Però prima bisogna ripartire dall’articolo dell’ex vicepresidente, con un titolo bellico, Come fronteggiare il Cremlino. E dal testo, una dissertazione sull’offensiva contro le democrazie occidentali “del regime russo”. La parte principale è dedicata “alla disinformazione penetrata nei maggiori media, e attribuita alla Russia” durante le Presidenziali americane del 2016, vinte da Trump, e in quelle francesi di marzo che hanno incoronato Macron. Gli autori però sono vaghi sulle modalità. Vaghezza massima nei due brevi passaggi sull’Italia, dove non c’è alcun dettaglio sui “passi (russi) per influenzare” la campagna per il referendum costituzionale. Campagna nella quale gli Stati Uniti tifarono per il Sì alla riforma renzianissima, con tanto di di- chiarazione pubblica dell’ambasciatore a Roma John Phillips: “Il referendum offre una speranza e un’opportunità per la stabilità di governo”. Era il 13 settembre di un anno fa, e un mese dopo arrivò il sostegno dritto di Barack Obama, in una conferenza stampa congiunta con Matteo Renzi alla Casa Bianca: “Le riforme fatte da Matteo sono giuste e coraggiose, io faccio il tifo”. Oltre un anno dopo, l’articolo del suo ex vice Biden. E il Pd renziano che ci mette il carico.
E il Pd esulta “Ora Alfano convochi gli ambasciatori”, chiedono i dem
“Serve un intervento diretto del ministero degli Interni e di quello degli Esteri”, scandisce il senatore Andrea Marcucci.
Mentre la deputata Alessia Morani ringhia: “Chiedo che il ministro dell’Interno, l’Agcom e il Garante per la privacy organizzino un tavolo per evitare che il risultato delle prossime elezioni sia falsato”. E via così. Ma dal fronte opposto rispondono con sarcasmo. Per i 5Stelle parla il candidato premier Luigi Di Maio: “È una fake news. Convochino chi vogliono, ma non chiedano aiuto a Biden per fargli dire che hanno perso il referendum costituzionale a causa di Putin”. Mentre Alessandro Di Battista morde: “Tutti in piazza o collegati perché spinti dai russi? Caro Joe, non sia ridicolo. Siamo al complottismo più assoluto”.
FINITA QUI? No, perché in serata spunta Renzi: “Oggi il M5S ha attaccato l’ex vicepresidente Joe Biden, appena possono tuffarsi in un complotto gli uomini del blog sono felicissimi. Io però non parlo di complotti, né ritorno al 4 dicembre 2016. Penso solo che dobbiamo stare attenti alle schifezze che girano in Rete per i nostri figli”. Insomma, i suoi scherzavano. E lui pensa ad altro.